Star Trek: Picard 3, il nostro commento all'episodio numero 8

Star Trek: Picard 3 – Episodio 8: il nostro commento

Star Trek: Picard, stagione 3 è arrivata all’ottavo capitolo, appena pubblicato su Prime Video e Paramount+. L’episodio, intitolato Resa, è scritto da Matt Okumura e diretto da Debora Kampmeier. Ecco il nostro commento.

Nello scorso splendido episodio di Star Trek: Picard ci eravamo lasciati con la cambiante Vadic, meravigliosamente interpretata da Amanda Plummer, che aveva preso il controllo della USS Titan nel tentativo di portare con se Jack Crusher (Ed Speelers). Questa settimana l’episodio, dal titolo originale Surrender, si apre proprio con il tentantivo di Picard (Patrick Stewart) e degli altri di uscire da questa situazione di impasse e riprendere le redini della nave.

Un ruolo chiave nella vicenda lo gioca, ancora una volta, il figlio di Jean Luc, Jack, che grazie ai suoi misteriosi poteri riesce distrarre Vadic quanto basta per permettere (e ci arriviamo…) a Data di entrare nel computer della USS Titan. E questa storia dei super poteri di Jack Crusher, il cui mistero verrà evidentemente svelato negli ultimi due episodi, al momento non ci convince al cento per cento. Ogni tanto la trama scritta per lui, le battute, l’atmosfera un po’ troppo psicodrammatica, ci ricordano alcuni tra i peggiori episodi di Star Trek: Discovery, nei quali il tenente Ash Tyler (Shazad Latif) era continuamente tormentato (e tormentava pure gli spettatori) da klingon Voq, che si trovava dentro di lui.

Chiariamoci subito, Jack è un personaggio molto migliore di Tyler e, in generale, i nuovi characters introdotti in questa terza stagione, quali appunto Vadic e Crusher, ma anche il capitano Shaw (Todd Stashwick), sono avanti anni luce rispetto ai disastri fatti nei due anni precedenti con gente che poi, fortunatamente, è sparita nell’anonimato quali Daji/Soji (Isa Briones), la dottoressa Jurati (Alison Pill) o Elnor (Evan Evagora). Il punto è proprio che questa storia delle visioni di Jack va presa veramente con le pinze perché i vuoti di sceneggiatura sono dietro l’angolo.

A salvare capra e cavoli, a fugare ogni dubbio, a far tornare il sorriso a trentadue denti sui volti degli appassionati dopo un inizio di episodio un po’ al di sotto dei precedenti, ci pensa l’usato sicuro più sicuro nella storia di Star Trek e cioè il comandante Data (Brent Spiner). E qui non è una questione di gioco di squadra, di bravura dell’allenatore, di schemi, ma solo ed esclusivamente di genio del singolo. Data, negli anni precedenti, è stato fatto morire svariate volte con numerosi vuoti di sceneggiatura e infatti si nota chiaramente come il suo inserimento nella trama della terza stagione di Star Trek: Picard sia una forzatura notevole.

Il problema, se così possiamo definirlo, è che il personaggio è talmente immenso da trasformare in capolavori anche delle scene un po’ raffazzonate e poco coerenti rispetto alla trama e alla timeline. E’ questo il caso della lotta tra Data e Lore all’interno del cervello positronico dell’androide, che alla fine vede prevalere il “buono”. La spaventosa statura dell’attore fa si che agli spettatori, ancora una volta, venga fatto dono di un momento Star Trek memorabile, che farà scattare la lacrima ai vecchi appassionati.

Fan di vecchia data che avranno certamente un altro momento da brividi di gioia alla vista, finalmente, di tutto il cast di Star Trek: The Next Generation al completo, riunito dopo oltre vent’anni nella sala tattica di una nave della flotta stellare. Anche in questo caso, il modo in cui l’episodio arriva a tale epilogo finale non è forse dei più memorabili. Pur essendo stata un villain fondamentale di questa stagione, Vadic e la sua nave Shrike vengono a nostro avviso fatte fuori in maniera un po’ troppo sbrigativa e priva di pathos.

Nonostante ciò, vedere le battute tra, Worf (Michael Dorn) e Riker (Jonathan Frakes) o sentire le considerazioni scientifiche di Data con LaForge (Levar Burton), fa sempre un effetto meraviglioso. E’ un momento talmente a parte, avulso dalla storia di per se, che in qualche modo sembra più una convention, una riunione degli attori di Star Trek con i loro fan, che una parte dell’episodio. Ma, in questo caso specifico, va bene così.

Ma adesso che la cattiva Vadic è andata, bisognerà vedere cosa inventeranno gli sceneggiatori e come Picard (apparso da qualche episodio un po’ lontano dal centro della scena…) affronterà il super boss finale, quella sorta di testa parlante di natura sconosciuta che minaccia di distruggere la federazione. Qualche minimo indizio, in una scena finale azzeccata, che da vigore al personaggio interpretato di Marina Sirtis ce lo da la consigliera Deanna Troi durante la sua psicoanalisi di Jack Crusher. Aspettiamo ansiosi di vedere come andrà a finire.

Star Trek: Picard 3 - Episodio 8
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Data di creazione: 2023-04-07 11:46


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