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[View Conference] Intervista a Hal Hickel, VFX per Star Wars: Rogue One

Hal Hickel è un nome importante nel panorama degli effetti speciali e del cinema internazionale. La cosa che salta subito all’occhio è la vittoria di un premio Oscar per il film I pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma. Si può affermare che Hal è il padre del personaggio di Davy Jones e della sua faccia tentacolare.

Inoltre, Hal ha ricevuto altre 3 candidature al premio Oscar per i film La maledizione della prima luna, I pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo e per la sua ultima, bellissima, produzione Star Wars: Rogue One.

Qui ha Torino, presente per la View Conference, ha presentato due approfondimenti sul film, per un totale di due ore e mezza di interessantissime informazioni.

Hal ci ha permesso di essere intervistato con altre testate, qui, per prime, trovate le risposte regalate a Universal Movies.


Grazie mr. Hickel per il suo tempo, per me è un onore essere qui. Volevo chiederle se ci poteva raccontare qualcosa di più sui primi anni passati alla Pixar e dell’entusiasmo che c’era nello Studio…

Per me è stato un periodo incredibile. Ho iniziato a lavorare con la tecnica della stop-motion, e, prima che uscisse Jurassic Park, non pensavo che ci potesse essere del lavoro per chi lavorava con la stop-motion. Sono stato fortunatissimo che la Pixar avesse bisogno di uno con le mie competenze in quel periodo, per il primo Toy Story. Sono stato fortunato ed è stato un periodo meraviglioso.

Quanto a lungo è stato alla Pixar?

Sono stato con loro per un anno e mezzo circa, dove mi sono occupato per 7-8 mesi alla produzione di Toy Story, ma volevo assolutamente occuparmi di effetti speciali. E’ stata una decisione difficile lasciare la Pixar, ma la ILM era dall’altra parte della baia e quindi ho provato ad entrarci. Ma la Pixar ha un posto enorme nel mio cuore.

Pensa che il tema dell’etica si inserirà sempre di più nel mondo degli effetti speciali?

Sicuramente nel futuro chi lavora per gli effetti speciali dovrà riflettere bene su dove e come utilizzare un certo effetto o far risorgere un attore per farlo recitare. Mi sento molto soddisfatto di quello che abbiamo fatto in Rogue One con Peter Cushing, ma ci sono un sacco di domande che bisogna fare quando si fanno queste scelte. Abbiamo creato anche una versione giovane di Carrie Fischer, ma quella è un’altra situazione perchè allora Carrie era ancora viva. Ci sono tantissimi attori che ora specificano nei loro testamenti come comportarsi per l’immagine digitale. E’ un mondo nuovo, soprattutto per gli avvocati e i loro contratti.

Se ci dovessimo incontrare qui tra 10 anni, quale sarebbe la prossima frontiera sugli effetti speciali? Di cosa parleremmo?

In questi anni la riproduzione della figura umana è l’argomento caldo negli effetti speciali, ma tra 10 anni non lo so proprio, è difficile da dire perchè quello che facciamo oggi sta succedendo sempre più velocemente. Probabilmente cambierà il modo di vedere un film, perchè sempre meno gente sta andando al cinema. Personalmente spero che la sala cinematografica non sparirà perchè è il modo migliore di vedere un film, sono molto eccitato dalle novità ma spero che i film sopravviveranno alla rivoluzione dei media. Se tu mi avessi fatto la stessa domanda 10 anni fa, probabilmente avrei sbagliato la mia predizione in pieno, perchè una decade fa le cose più difficili da ricreare erano il fuoco e l’acqua.

Ha provato l’esperienza di Carne y arena?

Si, meraviglioso, sono stato molto geloso dei tecnici che l’hanno sviluppato. Camminare nella sabbia, ti senti molto vulnerabile, è stata una sensazione incredibile con questi elicotteri che volano in testa, molto commovente. L’ho vista in Mexico City.

Inoltre Hal Hickel ci ha raccontato che per il personaggio di K2S0 di Rogue One è stato divertente da creare, come divertente è il personaggio stesso. Lui ama in generale i robot, quindi non poteva che essere il suo lavoro.

Per lui gli effetti speciali accrescono la capacità di un regista di creare un mondo o raccontare una storia e nelle mani giuste possono creare cose meravigliose. E’ molto stupito che, quello che faceva lui quando è entrato nella ILM nel 1996, adesso lo fa qualsiasi computer di media potenza o un buon smartphone, e, per lui, questa cosa è molto affascinante.

E’ rimasto molto colpito dalla bellezza degli effetti speciali di Gravity, che ti fa vivere lo spazio sulla pelle o anche La vita di Pi. Molti dicono che i CGI rovinano i film ma nelle giuste mani diventano uno strumento utile, piuttosto che creare spettacolo a vuoto, risultando noiosi.

Ha amato molto i film di mostri, i film di Ray Harryhausen e li ama tutt’ora, ma tra i suoi film preferiti da quando era teen-ager ci sono Chinatown, Il braccio violento della legge, non propriamente dei film di effetti speciali.

Su Carrie Fisher, dice di non averla conosciuta direttamente, ma la sua morte è stato un dramma enorme per il mondo del cinema. Le immagini finali di Rogue One, dove appare la principessa Leila giovane, sono state presentate da Kathleen Kennedy all’attrice che le ha amate e approvate.

Ha molto apprezzato che in Star Wars: Rogue One, Darth Vader si comporta come il vero cattivo che tutti hanno apprezzato nel film del 1977, poichè dopo c’è stata una sua crescita morale e un’attenuazione della cattiveria del personaggio.

La cosa più divertente su cui a lavorato in Rogue One è stato K2S0, la cosa più difficile è stata la riproduzione di un umano digitale, come anche le battaglie spaziali. Per il futuro, non ha nulla in programma, ha dato una mano per il prossimo Star Wars ma nient’altro.


Grazie a Hal Hickel, leggenda vivente del cinema mondiale.

Ecco qui la vittora dell’Oscar di Hal Hickel

 


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