Due film sul calcio che hanno fatto la storia del cinema

I migliori film di sempre ispirati al gioco del calcio

Amate il calcio? Allora conoscete le emozioni il campo sa regalare. Soprattutto, una vittoria al 90°…

Tuttavia, nonostante il calcio sia uno degli sport più amati in tutto il mondo ha sempre avuto difficoltà a conquistarsi il favore del pubblico sul grande schermo. Quanti sono i film di calcio che vengono in mente?

Sono pochi e spesso solo i conoscitori più incalliti di cinema conoscono e sanno nominare qualche film sul calcio. Di fatti, sono poche le pellicole che hanno saputo raccogliere il favore del pubblico e conquistare il cuore dei tifosi.

Il poco favore del pubblico

La causa principale è probabilmente questa: il pubblico che ama il calcio preferisce guardare il calcio. Semplice. I film che riescono a trasmettere il talento, la tecnica e l’ imprevedibilità del pallone sono pochi. Una partita vista dal vivo ha, chiaramente, dell’incredibile e sa regalare delle emozioni  molto forti.

Inoltre, tanti tifosi preferiscono guardare altro. Se sei uno che ama studiare le quote serie A di tutte le tue squadre preferite piuttosto che gli highlights e i pronostici, forse semplicemente non avrai tempo di gustarti un film in tutta calma quando sta per iniziare un campionato emozionante.

Ma è tutto da buttare, quindi? Non ci sono film capaci di veicolare emozioni come fa il calcio? Ebbene, forse qualcuno c’è…

… in questo articolo, proviamo a fare giustizia a due pellicole che sono riuscite a trasferire le emozioni del campo nelle immagini mostrate sul Grande Schermo. Scopriamole insieme!

1.   Fuga per la vittoria – John Huston

Che dire… questo è il primo film che viene alla mente di molti conoscitori di cinema. Quando si parla di calcio, Fuga per la vittoria ha saputo regalare molte emozioni.

Il cast comprende nomi del calibro di Sylvester Stallone e nientemeno che Pelè, il fuoriclasse brasiliano che ci ha purtroppo lasciato pochi anni dopo il Pibe de Oro Maradona.

La trama parla di un ufficiale nazista ex calciatore che gestisce un campo di prigionia della Seconda Guerra Mondiale. Vede il protagonista Michael Caine (nel film, John Colby), calciatore del West Ham che ha abbandonato la squadra per arruolarsi. Visto il talento, l’ex calciatore della nazionale tedesca decide di chiamarlo e organizzare un incontro di calcio tra prigionieri inglesi e tedeschi a Parigi. Il regime sfrutta l’idea a fini propagandistici.

Distribuito nel 1981, è considerato un film drammatico proprio perché ritrae momenti di prigionia e sottomissione. Colby riesce a tirare insieme una squadra con Luis Fernandez (ossia Pelè) e Robert Hatch (Sylvester Stallone). Stallone, però, vuole fuggire e pensa di collaborare coi partigiani francesi per lasciare lo stadio in gran segreto durante la pausa dopo il primo tempo.

Tuttavia, nonostante l’arbitraggio assai scorretto dell’arbitro nazista che vede i tedeschi vincere per 4-1, la squadra inglese osserva gli spalti dei francesi che sostengono gli Alleati con così tanto fervore… che decidono di rivedere il piano di fuga.

Se questo non è amore per il calcio, allora che cos’è?

2.  Ultimo minuto – Pupi  Avati

Un film tutto italiano girato dai fratelli Avati in collaborazione con i cronisti sportivi Michele Plastino e Italo Cucci, pubblicato nel 1987 e considerato un ottimo esempio di film sul calcio girato in modo serio e rispettoso dello sport.

Con Ugo Tognazzi tra il cast che interpreta Walter Ferroni, il dirigente sportivo di una squadra di bassa classifica di Serie A, la cui squadra sopravvive a malapena ai gironi. Per risolvere i problemi finanziari, convince l’imprenditore Di Carlo a investire nella squadra. Di Carlo, tuttavia, assume la guida come fosse un’azienda, inserendo nuovi manager e dettando le nuove regole per gestire  la squadra.

Ferroni, amareggiato e deluso da questo cambio di gestione inaspettato, viene tagliato fuori. Tuttavia, la nuova gestione non conosce l’ambiente calcistico ed è sprovvista dei contatti che Ferroni, invece, possiede. Dopo una serie di partite fallimentari, persino i tifosi minacciano l’industriale Di Carlo, il quale è costretto a richiamare Ferroni alla gestione. Ferroni ritorna e gioca l’ultima partita che avrebbe decretato la retrocessione o la permanenza nel girone di Serie A, schierando a pochi minuti dalla fine un giocatore diciassettenne della primavera… che segna un gol proprio all’ultimo minuto.

Un film tutto da godere fino alla fine, come per le partite più importanti che determinano il futuro di una squadra e di un’intera sezione di tifosi che vive per la squadra, per il calcio e per la partita della domenica con le annesse emozioni tanto attese.

Il cast incarna perfettamente l’idea di che cosa significa dover accettare un cambiamento imposto per poi tornare a vincere usando degli schemi nuovi. Queste decisioni hanno portato gioia alla squadra, alla dirigenza e alla tifoseria tutta.

Un film certamente consigliato!


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