Furiosa a Mad Max Saga film recensione

Furiosa: a Mad Max Saga, recensione del film di George Miller

Abbiamo visto Furiosa: a Mad Max Saga, il nuovo capitolo della entusiasmante saga post-apocalittica di George Miller. Questa è la recensione.

Nove anni dopo il capolavoro Fury Road, capace di raccogliere ben 6 premi Oscar, il regista australiano George Miller torna nel suo universo post-apocalittico per raccontare le origini di Furiosa, l’eroina interprertata da Charlize Theron prima e da Anya Taylor-Joy ora. Nel cast spicca anche il nome di Chris Hemsworth nei panni del villain di turno “Dementus“.

Furiosa: a Mad Max Saga, il commento

Anni prima l’incontro con il solitario Max Rockatansky (Tom Hardy in Fury Road) c’era solo Furiosa (Anya Taylor-Joy), o meglio la sua contorta storia fatta di rapimenti, sofferenza ed infine vendetta, il tutto condito dal solito menù, ossia inseguimenti da urlo, auto folli e personaggi tanto bizzarri quanto unici nel loro genere. Ma basterà questo per dare al pubblico un nuovo capolavoro della cinematografia al pari del suo predecessore?

Il nuovo lavoro del regista australiano, sebbene sia da considerare narrativamente il più classico dei prequel, cerca in ogni modo di espandere l’universo noto di Mad Max. Nel farlo il regista offre una vasta gamma di riferimenti a Fury Road andando allo stesso tempo a mostrare nel dettaglio luoghi di culto solo citati in passato, e guerre iconiche mai narrate. Ed è proprio qui che entra in gioco Furiosa, un personaggio capace di rubare la scena allo stesso Max in Fury Road, e che qui si erge come nuovo catalizzatore della saga stessa.

Nonostante le poche battute, ne aveva pochissime lo stesso Tom Hardy in Fury Road, la giovanissima Anya Taylor-Joy riesce ad accompagnare il pubblico pagante in un viaggio emozionante attraverso un talento innato, d’altro canto stiamo parlando di un’attrice capace di appassionare milioni di telespettatori solo con lo sguardo nella serie tv “La Regina degli Scacchi“. La presenza scenica della Taylor-Joy vale da sola il prezzo del biglietto, e non ce ne voglia la pur straordinaria Charlize Theron, qui siamo su di un livello di ben più alto.

Ma cos’è un’eroina senza un cattivo da affrontare? Beh, dimenticando per un attivo Immortal Joe, qui relegato ad un ruolo di secondo piano, il Dementus di Chris Hemsworth offre la giusta nemesi per un personaggio come Furiosa. Il villain dell’interprete di Thor è quanto mai perfetto per un film del genere: egli è di fatto la giusta miscela di pazzìa, ingegno e carisma, il tutto accompagnato da una presenza scenica impressionante ed alcune battute perfettamente azzeccate!

Furiosa: a Mad Max Saga, non solo Furiosa!

Ma Furiosa: a Mad Max Saga non è solo la storia del personaggio che dà il nome al film. Di fatto, ci troviamo dinanzi ad una narrativa complessa, fatta per lo più di lotte per il potere, dove il tessuto sociale è oramai un ricordo lontano. La fine della società e le conseguenze di ciò che ne viene dopo sono senza alcun dubbio al centro dell’epopea cinematografica di Miller.

La ricostruzione di alcune delle location più importanti della saga, la desolazione dell’intero territorio australiano post-apocalittico, e persino quel sentore di pazzìa che accomuna i sopravvissuti, rappresentano il vero fulcro di un film che, al netto dei suoi difetti a livello sceneggiativo, può essere considerato uno spettacolo per gli occhi, ma anche un messaggio per le nuove generazioni, troppo impegnate a pensare al presente anziché al futuro.

A livello tecnico Furiosa: a Mad Max Saga è quanto di meglio si possa chiedere al cinema d’intrattenimento dei giorni nostri. Se pensiamo che Fury Road è riuscito a portare casa i principali Oscar di categoria grazie ad una dinamica estetica molto simile a quella mostrata qui, allora sembra quasi scontato pensare che lo stesso epilogo possa ripetersi alla prossima edizione degli Oscar. Ed in effetti scenografia, sonoro ed effetti visivi sono miscelati in maniera magistrale, e riescono il più delle volte a celare certi buchi di sceneggiatura che in qualche occasione rischiano di rovinare l’opera di Miller ..nulla di preoccupante però!

In Conclusione

L’ultima opera di George Miller, così come sottolineato dai 7 minuti di applausi a Cannes, rappresenta l’ennesimo omaggio alla settima arte. L’epopea di Furiosa, prima di Fury Road, è un racconto emozionante, capace di ampliare l’universo narrativo Mad Max, ma senza mai perdere di vista l’unico vero obiettivo, appagare lo spettatore.

..a quando il prossimo capitolo?

Furiosa: a Mad Max Saga, recensione del film di George Miller
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Regista: George Miller

Data di creazione: 2024-05-26 00:40

Valutazione dell'editor
4.5

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