The Terminal List, recensione della serie Prime Video con Chris Pratt

The Terminal List Recensione serie Prime Video

Abbiamo visto The Terminal List, la serie Prime Video con protagonista un inedito Chris Pratt. Questa è la recensione.

Distribuita nel nostro paese attraverso la piattaforma Amazon Prime Video a partire dal primo luglio 2022, The Terminal List ha, sin dalla semplice lettura dei nomi che ne hanno contribuito alla realizzazione, il primo punto di interesse. Dietro la macchina da presa troviamo infatti Antonie Fuqua, mano esperta nell’ambito action noto ai più per “Training day” e “Attacco al potere”, mentre nel cast si annoverano nomi del calibro di Chris Pratt (protagonista del Marvel Cinematic Universe nonché della nuovo filone preistorico di “Jurassic Word”) e Taylor Kitsch.

La trama è presto detta: James Reece è un Navy Seal che, tornato negli Stati Uniti a seguito di una fallimentare missione in Siria, cerca di raccogliere i pezzi di una vita tormentata dai ricordi frammentari di quanto accaduto durante l’imboscata che ha portato alla morte di quasi tutti i membri del suo plotone. A seguito di una serie di contraddizioni tra i succitati ricordi e le ricostruzioni ufficiali delle indagini, James inizia a sospettare che dietro l’accaduto ci sia un complotto ben più ampio.

La storia trae spunto dall’omonimo romanzo di Jack Carr e, in sinergia con il variegato apparato tecnico, offre la possibilità a Fuqua di fare ciò che sa fare meglio: portare sullo schermo, grande o piccolo che sia, scene d’azione ben realizzate e caratterizzate da un ritmo frenetico che lascia allo spettatore ben pochi attimi di respiro. In quest’ottica la serie funziona benissimo e la fotografia cupa e il montaggio serratissimo, firmati rispettivamente da Armando Salas e Scott Turner, non fanno che contribuire all’ottima riuscita delle sequenze action.

The Terminal List però non si limita ad essere un guazzabuglio di inseguimenti e sparatorie; la sceneggiatura infatti, attraverso i dubbi che affliggono James Reece, porta in risalto i fantasmi di un’America che non ha più fiducia nelle istituzioni, del frantumarsi dei topos dell’American Dream, della minaccia incombente del terrorismo e di quella, forse ancor più pericolosa, della corruzione. L’altro grande tema è quello della verità, una verità cercata con fatica da pochi la cui ricerca è ostacolata da depistaggi, fake news, propaganda di ogni genere. Difficile non individuare dunque nella serie una profonda riflessione sulla società attuale alla quale, ne siamo certi, Antonie Fuqua e la sua squadra hanno scelto di dedicare ampio spazio.

Gli otto episodi, ognuno di una durata che oscilla tra i 50 e i 65 minuti, che compongono The Terminal List condiscono egregiamente azione e riflessione immergendo lo spettatore in un thriller psicologico che non annoia e che, anzi, coinvolge e lascia dentro il desiderio di vedere immediatamente la puntata successiva.

La serie The Terminal List è attualmente disponibile sulla piattaforma digitale Prime Video.

The Terminal List
the terminal list recensione

Regista: Antoine Fuqua

Data di creazione: 2022-07-24 23:27

Valutazione dell'editor
4

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