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[Sci-Fi World] La recensione di Attraction, l’alien movie di Fyodor Bondarchuk

I nostri più affezionati lettori ricorderanno sicuramente che Universal Movies, tra i primi in Italia, ha dedicato ad Attraction, l’alien movie diretto da Fyodor Bondarchuk, diversi articoli e pertanto non potevamo esimerci dall’offrirvi, attraverso la rubrica Sci-Fi World, una nostra recensione.

Già alla visione del suo primo trailer traspariva forte l’intenzione della produzione di voler realizzare un film dalle grandi pretese e dalle molte aspettative, un progetto nato per sfidare le grandi produzioni americane del genere. In effetti qui l’uso del CGI è estremamente accurato ed alcune scene sono veramente da cardiopalma.

Questa la scheda del film:

  • Titolo: “ATTRACTION“:
  • Titolo Originale: Prityazhenie
  • Prima data di uscita: 26 gennaio 2017 (Russia)
  • Regia: Fyodor Bondarchuk
  • Paese: Russia
  • Casa di produzione: Art Pictures Studio
  • Produttori: Fëdor Bondarčuk, Dmitry Rudovsky, Mikhail Vrubel, Aleksandr Andryushchenko
  • Sceneggiatura: Oleg Malovichko, Andrey Zolotarev
  • Cast: Oleg Menshikov, Alexander Petrov, Irina Starshenbaum, Rinal Mukhametov
  • Questa la sinossi: Una enorme astronave aliena precipita dallo spazio esterno in un quartiere residenziale di Mosca. Questo avvenimento cambierà la nostra visione dell’umanità, proiettandoci in una realtà che sino a quel momento neanche immaginavamo, costringendoci a mettere in discussione la civiltà esistente e la possibilità di saperne di più.

Il Regista Fyodor Bondarchuk in Attraction ha avuto il compito non certo facile di amalgamare al meglio, come solo un grande Cheff sa fare, una notevole quantità di ingredienti, alcuni dei quali però sono risultati non sempre compatibili.

Nel film, così come in Ultimatum alla Terra del 1951, il “Primo Contatto” con una avanzatissima razza aliena viene vissuto come una sicura minaccia. L’annientamento di ciò che a noi è sconosciuto è la soluzione principale del “problema” e la ricerca di una pacifica convivenza è l’ultima possibile alternativa.

In Attraction vediamo anche una feroce critica dell’uso smodato dei Social Network ed una denuncia sulla manipolazione e distorsione della verità che può portare all’uso sconsiderato di una violenza di strada e alla formazione di veri e propri branchi.

La scena dell’iniziale avvicinarsi di una gigantesca astronave può da sola valere la visione di questa pellicola, la ricostruzione della stessa è accuratissima e la sua forma è estremamente originale, potremmo definirla come un immenso giroscopio spaziale. Il suo precipitare su un popoloso quartiere di Mosca purtroppo ci riporta inevitabilmente alla mente quel terribile 11 settembre di sedici anni fa.

Gli esoscheletri/scafandri dei nostri viaggiatori intergalattici sono fantastici, così come sono fantastiche le scene in cui li vediamo in azione ed a memoria non mi sembra di avere già visto qualche cosa di simile, la ricostruzione poi dell’interno dell’astronave è particolarissima ed il finale è certamente all’altezza ed assolutamente non banale.

Dobbiamo però anche riscontrare diversi “non sense” e marcate ingenuità, forse dovute alla ricerca spasmodica di legare insieme, come già affermato, troppi ingredienti qualcuno dei quali un po’ “indigesto”. Ecco allora rappresentare l’alieno in una forma “eccessivamente umanoide”, anzi “assolutamente umano” o la grande facilità di poter eludere gli sbarramenti delle forze di sicurezza russe che sappiamo invece essere nella realtà estremamente efficienti. Altre situazioni poco chiare e non troppo logiche chiaramente non possiamo qui descriverle per non rischiare spoiler.

In conclusione Attraction ha un buon sapore, un buon ritmo, un giusta dose di sentimento e anche più di qualche incongruenza, ma nel complesso risulta essere affascinante, sicuramente più di tante altre e più “blasonate” produzioni occidentali.

Il Verdetto: 7


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One thought on “[Sci-Fi World] La recensione di Attraction, l’alien movie di Fyodor Bondarchuk

  1. Ho appena visto il film. Gli effetti speciali sono ben fatti, credibili e ho apprezzato molto anche tutta la colorazione della pellicola.
    I personaggi sono banali e i rapporti tra le persone sono “da russo” ovvero pare sembri normale il maschilismo, il senso di possesso sulla fidanzata, il picchiarsi fino alla morte in bande.
    I militari russi al confronto sembrano brave persone un po’ ingenue che lasciano entrare ed uscire una ragazzina dalle zone militari.
    Il design degli esoscheletri e della navicella è molto carino, da fan della fantascienza apprezzo.

    Ci hanno provato ma non sono riusciti a fare un bel film, manca di senso logico e sceneggiatura.

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