Scarlett Johansson si scaglia contro i deepfake

In una recente intervista rilasciata al Washington Post, l’attrice Scarlett Johansson ha detto la sua sui cosiddetti deepfake, ossia quei software che permettono di applicare la faccia di un attore in pellicole dove non hanno mai recitato.

In particolar modo l’attrice hollywoodiana si è soffermata sui film porno “interpretati” dalle star con questa pratica.


Chiaramente non mi riguarda più di tanto fondamentalmente perché, per quanto sia umiliante, la gente pensa che io non sia effettivamente in un porno. Legalmente ritengo sia uno sforzo inutile, fondamentalmente perché internet è un wormhole gigantesco che divora sé stesso. Ed è anche triste constatare come, nel dark web, ci siano cose ben peggiori di queste. Penso che spetti a ciascun individuo il diritto di combattere per la tutela della propria immagine, chiedere i danni etc etc.


La Johansson ha poi rincarato la dose.


Poi ogni nazione ha le sue leggi in materia di diritti sull’immagine di una persona, quindi potresti anche essere in grado di farla rimuovere da siti americani, ma magari in Germania non puoi fare altrettanto perché hanno regole diverse. Il copyright della tua immagine, magari, non è valido oltre oceano. E, purtroppo, è una strada che ho percorso tante, tante volte in passato. Cercare di proteggere te stessa da internet e le sue depravazioni è sostanzialmente una causa persa. Internet è un altro posto dove il sesso vende e le persone vulnerabili diventano delle prede. Niente può impedire a qualcuno di ritagliare la mia faccia e appiccicarla sul corpo di un’altra persona facendo sembrare la cosa stranamente realistica e desiderabile. Non ci sono regole su internet, è un abisso che rimane ingovernabile e che, magari, resiste a delle leggi che valgono solo negli Stati Uniti.


Siete d’accordo con Scarlett Johansson?



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