La recensione di Suffragette – L’eroica battaglia delle donne che non si sono mai arrese

Suffragette

Dopo esser stato presentato durante la serata inaugurale del Torino Film Festival, arriva al cinema dal 3 marzo Suffragette, il film improntato sulla storia di Abi Morgan, il quale racconta le vicende delle eroine inglesi che all’inizio del 900 lottarono ardentemente affinché venisse attribuita la possibilità di votare anche al sesso femminile.

Furono chiamate “suffragette”, e se inizialmente hanno cercato di manifestare le proprie idee in maniera totalmente pacifica, ma non ottenendo risultati, in seguito si sono viste costrette ad attirare l’attenzione su di se tramite atti violenti (distruzioni di vetrine, tagli ai fili del telegrafo, inserendo bombe nelle cassette delle lettere o attaccando i mezzi di comunicazione).

suffragette
Suffragette

La regista Sarah Gavron ripercorre la storia di questo gruppo di donne attraverso gli occhi e le azioni di colori che furono le braccia motrici, gli ingranaggi di una macchina rivoluzionaria che esploderà nel corso di un decennio. Ci mostra così le sfaccettature che vi si potevano incontrare: dalla donna più idealista e rivoluzionaria, alla reazionaria, fino a quella che inizialmente si dimostra disinteressata fino al momento in cui capisce quanto sia importante la causa per cui si sta lottando.

La loro é una duplice battaglia: sono madri, mogli, che ottenere lo stesso diritto dei loro colleghi uomini e dei loro stessi mariti, vengono cacciate dal loro posto di lavoro e sfrattate di casa per aver mancato di rispetto il proprio marito e il contratto matrimoniale. Di questo é vittima Maud (Carey Mulligan), lavoratrice dall’età di 7 anni presso una lavanderia dove viene violentata dal datore di lavoro per degli straordinari e non ha mai avuto la forza di reagire, fino a quando giunge al limite e le viene tolto tutto (il lavoro, la casa in cui viveva, suo figlio), si unisce alla sua collega Violet (Anne-Marie Duff) che la conduce da Edith (Helena Bonham Carter), proprietaria con il marito di una farmacia diventatata la sede segreta delle suffragette.

La Gavron non ci parla della carismatica Emmeline Pankhurst interpretata da una superba seppur fugace Meryl Streep, ma bensì di donne comuni che conducono unite una battaglia in cui credono ciecamente, e per cui sacrificano ogni cosa, persino la vita. Lo fa quasi per facilitare l’immedesimazione del pubblico in sala, come se voglia ricordare che chiunque possa vivere una possibile battaglia fuori dalla sicurezza di casa o del proprio posto di lavoro, come se quelle donne in realtà stanno ancora lottando.

Il nostro parere: 7

“Suffragette” risulta nel corso dei minuti la documentazione di una battaglia che non si è mai arrestata da oltre un secolo. Basti pensare che il diritto al voto in Arabia Saudita é stato esteso al sesso femminile solo lo scorso anno! 

Il film esce nelle sale italiane a partire dal 3 marzo, distribuito da BIM Distribuzione.

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