Tutto è possibile film recensione

Tutto è possibile: recensione del film Prime Video di Billy Porter

Qualche giorno fa Prime Video ha inserito in catalogo Tutto è Possibile (Anything’s Possible), film diretto da Billy Porter, tratto da un soggetto di Ximena García Lecuona. Questa la recensione.

Kelsa (Eva Reign) è una giovane ragazza transgender che frequenta l’ultimo anno di liceo. Tra paure, sogni, amiche eccentriche ed una mamma particolarmente apprensiva (Renée Elise Goldsberry), la ragazza si troverà a vivere la sua prima storia d’amore che la porterà a vivere appieno la propria realtà. Particolarmente concentrata sullo studio e sul proprio canale video, Kelsa si troverà ad essere corteggiata da Khal (Abubakr Ali), un suo compagno con una grande vena artistica ed innamorato della vita.


“Pungi come un’ape, vola come una farfalla”, questa espressione creata, all’epoca, per Muhammad Alì è perfetta per descrivere Tutto è Possibile. Il regista Billy Porter crea, infatti, una commedia romantica ambientata in una scuola superiore che, con grazia e delicatezza, racconta le vicissitudini ed i turbamenti di Kelsa, Khal e della loro cerchia di amicizie.

Nonostante sia il film d’esordio alla regia per Porter, la pellicola non presenta grandi sbavature e scorre via con un buon ritmo. Il filmmaker non ha cercato la sensazionalità nel suo lavoro ed ha portato a compimento un buon prodotto senza mai andare sopra le righe, evitando per questo di trasformare Tutto è possibile in qualcosa privo di anima, frutto solo dello show business.

Mai banale, mai lezioso, Anything’s Possible affronta con garbo e spessore la difficile situazione di chi decide, in tenera età di affrontare un cambiamento di genere. A tal proposito, il regista ha definito il film come una pietra miliare per la rappresentazione transgender nei film in quanto dà potere alle donne.

In effetti, non è la rappresentazione di un cliché in cui la protagonista cerca l’accettazione da parte dei propri amici e compagni ma è, piuttosto, il racconto di una ragazza che ha amici e parenti che, a loro modo, la soffocano, cercando di proteggerla dalla realtà del mondo. Il personaggio di Kelsa, grazie ad un lavoro di approfondimento ben studiato, risulta così autentico ed imperfetto allo stesso modo, supportato soprattutto dalla prova recitativa di Eva Reign.

Eva è una transgender nella vita reale ma, a differenza del personaggio che ha qui interpretato, ha vissuto anni difficili al liceo e, solo dopo il suo trasferimento a New York ha avviato il suo processo di transizione, portandola ad avvicinarsi al cinema, dapprima con piccoli ruoli e, successivamente, ha avuto l’occasione di essere protagonista di Tutto è possibile: dobbiamo dire che la scelta di Billy Porter è stata azzeccata.

La fotografia è ricca di colori caldi ed atmosfere romantiche, ben scandite da una colonna sonora di qualità curata da Leo Birenberg (Edge of Tomorrow, Kung Fu Panda). Suggeriamo, infine, di guardare il film in lingua originale, in quanto il doppiaggio italiano snatura molto la voce di Kelsa.

Tutto è possibile
tutto e possibile recensione scaled

Regista: Billy Porter

Data di creazione: 2022-08-02 17:34

Valutazione dell'editor
3.5

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2 thoughts on “Tutto è possibile: recensione del film Prime Video di Billy Porter

  1. Buongiorno, ho visto il film e letto la recensione, non capisco a questo punto dopo le belle parole rivolte al film , il voto di 3,5 ?
    Un mio giudizio sul film innanzitutto non ricordo di aver visto un film che raccontasse la transizione di una/o ragazza/o verso l’altro sesso, a mio parere fatto con estrema sincerità e come ho letto nella recensione senza quei clichè che si denotano in tanti film o animazioni che si autodefiniscono lgbtq+ .
    Ho apprezzato parecchie scene che rappresentano la realtà dei fatti , altre (poche) un pò meno.
    Tempi del film consoni con la tipologia romantico/commedia. Colonna sonora idem adeguata al contesto.
    In fine avrei dato qualcosina in piu , per un film coraggioso non tanto nel parlare di certe realtà , per le quali fortunatamente se ne parla , forse ancora poco, che cmq temi del genere sono stati trattati coem dicevo prima in maniera alle volte esatta altre volte meno o per niente, ma per il modo e la delicatezza con cui se ne è parlato.

    1. Buonasera e grazie per l’interesse mostrato.
      Nelle Sue parole leggo un pensiero che io stesso ho condiviso, circa la pellicola, ovvero il tatto e la sincerità che fanno di “Tutto è possibile” una film quasi unico nel suo genere.
      Le assicuro che il 3,5 è un giudizio tutt’altro che negativo, essendo la scala di riferimento su un valore massimo di 5.
      L’ho classificato, quindi, come un’ottima pellicola che merita tutta la nostra attenzione. Il giudizio stesso viene formulato tenendo presente più fattori, quali la regia, la fotografia, la recitazione e tanti altri parametri. Non possiamo quindi limitarci al solo contenuto ed al valore sociale che esso rappresenta nell’esprimere un giudizio su di un film, se così fosse avrei dato 5 a “Tutto è possibile”.

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