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[ToHorror Film Fest] La recensione di Boar, di Chris Sun

Il primo film in concorso dell’edizione 2018 del ToHorror Film Fest di cui vi parliamo oggi è un film australiano: Boar, diretto da Chris Sun

Nell’Australia rurale un gigantesco cinghiale assale e uccide molte persone. Una famiglia si imbatte nell’enorme animale e inizia l’incubo.

LA RECENSIONE

La trama ricalca quasi alla lettera quella di Lo squalo, con un grossissimo animale che si accanisce su tutto quello che trova, ed ovviamente in maniera particolare sugli umani.

Il film di Chris Sun ha tutto quello che serve per essere un brutto film horror, senza saltare alcun elemento: sceneggiatura scialba, effetti speciali artigianali, attori fuori parte e colpi di scena telefonatissimi. Passato il primo quarto d’ora di spaesamento, e capito lo spirito con cui si deve vedere il film, l’opera di Sun diventa però veramente spassosa.

Sotto molti punti di vista, Boar ricorda il classico gore-fest di quel cinema degli anni ’80 ingenuo, fatto con pochi mezzi ma che fa ridere e che fa ribrezzo insieme, un bell’omaggio ai film con cui molti di noi sono cresciuti.

Il cast carnevalesco mostra un finto The Rock, interpretato dal body builder Nathan Jones, già visto in Mad Max: fury road, la bellona che non ha nulla della contadina australiana tanto è rifatta è, invece, interpretata da Simone Buchanan.

Boar è un film che diverte e fa passare 90 minuti spensierati se lo spettatore si mette nella posizione mentale di volersi divertire con leggerezza, altrimenti è pura porcheria.


Il Trailer



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