Melissa McCarthy e Octavia Spencer sono le protagoniste di Thunder Force, superheroes movie di Netflix in chiave comica. Questa la recensione.
Nel 1983, un bombardamento di raggi cosmici ha sviluppato, in alcuni soggetti predisposti, lo sviluppo di alcune facoltà particolari, dei superpoteri da meta-umani. Purtroppo, però, i soggetti beneficiati da questo upgrade sono persone che hanno anche un’altra predisposizione genetica, quella di essere degli incalliti delinquenti. I Super, quindi, lontani anni luce dall’essere degli eroi e dei paladini, vengono classificati come Miscredenti e catalogati come super criminali.
Qualche tempo dopo, i genitori di Emily (Octavia Spencer) vengono assassinati perché stavano realizzando un composto che avrebbe trasformato in supereroi persone normali, adeguatamente selezionate. La ragazza si chiude in sé stessa con l’unico scopo di portare avanti il progetto dei defunti genitori. Vicino a lei solo la compagna di classe Lydia (Melissa McCarthy) che la supporta per una certa parte della vita, per poi abbandonarla e tornare a cercarla quasi 30 anni dopo. Emily è ancora alla ricerca della formula anti Miscredenti e quando è sul punto di sperimentarla, si troverà a fare i conti con la sua ingombrante ed invadente amica d’infanzia.
Thunder Force, diretto da Ben Falcone, marito della McCarthy, si presenta fin dalle prime battute scialbo e privo di ritmo. Vuole proporsi come satira del mondo dei supereroi, ma il risultato ottenuto da Spy, con la stessa Melissa McCarthy è lontano anni luce. Scontato, privo di idee divertenti e fin troppo condito di epiteti, Thunder Force, non è né una commedia per famiglie, né una irriverente visione del mondo superhero. Chiuso in una struttura narrativa poco convincente, il film di Falcone tenta di affidarsi alla verve del cast per cercare di divertire il pubblico… purtroppo con scarso successo.
La coppia delle protagoniste di Thunder Force non è convincente. Bene, invece, l’empatia tra McCarty e Jason Bateman, i due attori si rendono spesso protagonisti di siparietti disgustosi ma in linea col film, i due avevano già lavorato insieme in “Io sono tu” con discreti risultati. Octavia Spencer sembra un pesce fuor d’acqua: l’attrice recita in punta di fioretto per questa pellicola, e subisce un po’ troppo la presenza scenica della collega, il risultato è una prova poco convincente e anonima. Bobby Cannavale, sulla falsa riga dei villain del Batman di Adam West, tenta di costruire un personaggio volutamente esagerato, senza però dargli il giusto spessore.
Thunder Force è in definitiva un film poco intrigante e da guardare solo se non si hanno altre scelte.
Thunder Force

Regista: Ben Falcone
1.5