The Water Man è il nuovo film per ragazzi rilasciato dalla piattaforma Netflix, diretto ed interpretato da David Oyelowo. Questa è la recensione.
Gunner (Lonnie Chavis) è un bambino appassionato di lettura e disegno che, nel disperato tentativo di salvare la vita di sua madre, malata gravemente di leucemia, insieme alla sua compagna di viaggio Jo (Amiah Miller) si mette alla ricerca di un personaggio mitologico che ha trovato in un libro, che secondo la leggenda è in grado di sconfiggere la morte. La morte e il senso di impotenza sono ciò che trascinano il protagonista in un viaggio, che non solo lo metterà sulle tracce di questa creatura misteriosa, ma che gli permetterà di crescere e maturare.
La famiglia del protagonista è spezzata dal dolore, con un padre (David Oyelowo) che neppure riesce a trovare il modo per star lui vicino ed una madre malata (Rosario Dawson) che cerca nonostante tutto di mantenere in piedi la famiglia. Dal canto suo, Gunner è un giovane alle prese con le prime enormi difficoltà della vita che si aggrappa a speranze, o per meglio dire leggende, a suo dire capaci di salvare la madre. In questa ricerca trova una compagna di viaggio che con lui condivide difficoltà e sofferenza.
Da questi sentimenti di dolore, angoscia e disorientamento che il protagonista raccoglie il giusto coraggio: inizia così quello che per lui sarà un viaggio estremamente formativo. Ed è proprio in questa complessa ricerca dell’io interiore che la pellicola presenta i maggiori difetti: le tematiche complesse e delicate trasformano il film in una corsa contro il tempo che spesso lascia indietro dei frammenti di storia utili per comprendere a pieno lo spirito dei personaggi. La stessa Jo, che ritroviamo in più della metà della pellicola, presenta una caratterizzazione poco delineata, con alcuni aspetti della sua storia lasciati alla mera intuizione di chi guarda. Un vero peccato perché tale limite porta a leggere la storia in molteplici modi, senza possibilità alcuna di cogliere il sunto del messaggio inteso dal regista David Oyelowo.
Ciò che invece appare particolarmente curato e molto ben incastonato nella dinamica filmica sono gli inserti animati che rendono chiaro e palpabile l’elemento fantasy che sottostà nell’intera narrazione, un mito evanescente che traspare dalle pagine di vecchi libri e dalle voci di anziani che ne raccontano la storia.
Gli attori nonostante la loro bravura sembrano schiacciati da una narrazione priva di quel cuore e quei sentimenti di vicinanza, amore e premura che ci si aspetterebbe in un film per ragazzi. Vero è che come filone The Water Man deve competere con capolavori come E.T. – L’extraterrestre, ma ci si aspettava un maggiore impegno scenografico e migliore resa della storia che dalla trama risultava essere molto affascinante.
Concludendo possiamo affermare quindi che The Water Man nonostante i suoi difetti, risulta un film godibile, ma che avrebbe meritato maggiori approfondimenti e maggiore cura dei dettagli.
The Water Man è attualmente disponibile sulla piattaforma di Netflix.
The Water Man

Regista: David Oyelowo
2.5
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