Secret Invasion: recensione della nuova serie Marvel Studios

Secret Invasion, la recensione della nuova serie Marvel

Secret Invasion è la nuova serie targata Marvel Studios disponibile sulla piattaforma digitale Disney+. Questa è la recensione dell’intera stagione.

Nel ruolo di showrunner figura Kyle Bradstreet, con la coppia formata da Thomas Bezucha e Ali Selim scelta per la regia dei sei episodi. Nel cast ovviamente spazio per Samuel L. Jackson, con lui Ben Mendelsohn, Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke, Olivia Colman e Don Cheadle. Gi episodi della mini-serie sono 6 e nessuno capace di raggiungere l’ora di visione.

Dopo anni lontano dalla Terra, Nick Fury è costretto a tornare quando un gruppo di Skrull mette in atto un piano per appropriarsi del pianeta trasformandolo nel loro pianeta. Grazie alla sua vecchia amicizia con Talos (l’ex leader degli Skrull), Fury inizia a dare la caccia al temibile Gravik, una sua vecchia conoscenza, ora divenuto il violento capo del suddetto guppo di Skrull.

IL COMMENTO

La serie, o meglio la mini-serie, nasce dalla volontà di Kevin Feige di offrire il giusto omaggio ad un personaggio del calibro di Nick Fury, mai realmente al centro dell’azione in passato, ma anche come trampolino di lancio per alcune delle più attese produzioni cinematografiche Marvel in arrivo, viene da pensare a The Marvels ma anche a War Machine.

Il tono cupo ed una narrazione maggiormente rivolta ad un pubblico amante del genere fanta-thriller, fanno di Secret Invasion una interessante variazione sul tema MCU sin dai primi episodi. Il ritmo sceneggiativo non è mai frenetico, e questo è un toccasana per un franchise che negli anni ha fatto della spettacolarizzazione delle sue storie un vero e proprio mantra. Ciononostante il finale di stagione sembra non riuscire a sfuggire al suddetto dogma produttivo, lasciando amaro in bocca più che piena soddisfazione.

Il lavoro registico svolto è accorto, ben delineato e soprattutto maturo. Thomas Bezucha e Ali Selim mettono il loro talento a disposizione della causa, e lo fanno alterando spesso la percezione emotiva dello spettatore. In Secret Invasion il personaggio di Nick Fury è, infatti, assolutamente al centro dell’attenzione, e con lui il suo passato, i suoi errori e persino il suo lato sentimentale: tale miscela narrativa offre un’ampia gamma di emozioni ben supportate dal lavoro dei due registi.

La breve durata degli episodi di Secret Invasion porta con sè diversi spunti riflessivi, che non sempre possono essere considerate favorevoli. Se da un lato la visione di episodi di durata media di trenta minuti consente di apprezzare la mini-serie nel corso di una sola serata senza particolari patemi ed impegni, dall’altro risulta oggettivamente impossibile avere al termine della visione stessa quel senso di soddisfazione; molte delle trame secondarie, a tal proposito, risultano incomplete, o addirittura scarne nella loro rappresentazione filmica, e questo rappresenta un limite per una serie che nasce come collante per il futuro dell’MCU.

A livello estetico, Secret Invasion si presenta come un prodotto di qualità, anche se l’utilizzo del CG nel finale potrebbe far pensare al contrario. La forza commerciale dell’universo Marvel Studios è tale da poter offrire al pubblico sempre un ottimo connubio tra qualità espressa e mezzi messi a disposizione, e non parliamo solo di effetti visivi e messa in scena visiva. La qualità sonora e le musiche accompagnano le sequenze principali con la giusta enfasi, così come la fotografia, sempre assolutamente in linea con gli standard qualitativi dell’MCU.

La recitazione in Secret Invasion è fonte di enorme vanto per l’MCU. Il grande carisma di Samuel L. Jackson è qui accompagnato da un cast di spessore che ha visto in Ben Mendelsohn e Olivia Colman i loro maggiori esponenti. La prova di Kingsley Ben-Adir nei panni di Gravik è interessante, ma in qualche modo stereotipata, così come quella di Emilia Clarke, buona ma da rivedere.

In conclusione, Secret Invasion rappresenta una discreta variazione sul tema, ed offre interessanti spunti in vista del prosieguo dell’MCU. Ciononostante il risultato finale sembra lasciare l’amaro in bocca, con sotto-trame solo abbozzate, e personaggi secondari poco approfonditi. Per la serie bene, ma non benissimo!

Secret Invasion
secret invasion recensione scaled

Regista: Thomas Bezucha e Ali Selim

Data di creazione: 2023-07-27 11:06

Valutazione dell'editor
3

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