Missions: Recensione della serie sci-fi francese su RaiPlay

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Missions è una mini serie fantascientifica francese del 2017, trasmessa da RAI 4 a partire dal 6 ottobre scorso, disponibile in streaming sulla piattaforma RaiPlay. Questa la recensione.

Prodotta da Empreinte digitale, la serie è stata ideata e diretta da Julien Lacombe, Henri Debeurme e Ami Cohen. Nel cast spazio per Arben Bajraktaraj, Hélène Viviès, Clément Aubert, Mathias Mlekuz, Jean-Toussaint Bernard, Giorgia Sinicorni e Adrianna Gradziel.

Le riprese sono state effettuate tra la Francia ed il Marocco, in particolare le ambientazioni marziane sono state girate nel deserto marocchino.

La trama segue la corsa per la conquista del Pianeta Rosso da parte della NASA e dell’ESA. La NASA raggiungerà per prima il nostro roccioso vicino, ma purtroppo quello che poteva sembrare un successo si trasformerà presto in una richiesta di aiuto. La Missione Europea, quindi, dovrà trasformarsi in una spedizione a soccorso degli astronauti USA.

Il progetto è costato circa 1.500.000 euro e girato in soli 27 giorni, ma il budget limitato e la velocità nella produzione non hanno pesato su un risultato finale che possiamo considerare abbastanza soddisfacente.

Pur essendo presenti dialoghi “leggermente imbarazzanti” e ingenuità a carattere scientifico, la storyline si sviluppa con un crescendo di mistero, in cui la tensione ed il ritmo si mantengono costantemente alti, e questo grazie ad una colonna sonora che possiamo definire minimale ma estremamente azzeccata, e a una buona scrittura scevra da eccessive e inutili lungaggini, il tutto supportato da una sapiente regia capace di sfruttare al massimo la breve durata dei 10 episodi (poco più di 20 minuti ciascuno).

A parte la caratterizzazione poco credibile di alcuni personaggi, nello specifico dei militari USA e del solito “nerd di turno”, possiamo considerare azzeccata la scelta del cast, in particolare di Arben Bajraktaraj, l’attore che impersona il vero motore di questo show e fonte di ogni mistero: il cosmonauta russo Vadamir Komarov, personaggio realmente esistito e deceduto nel 1967, durante la missione spaziale sovietica Sojuz 1.

Buona è anche la prestazione di Hélène Viviès, l’attice che veste i panni dell’altro personaggio chiave, connesso in qualche modo sia con il pianeta Marte che con Vladamir: la psicologa di bordo Jeanne Renoir.

In conclusione Missions è una discreta serie fantascientifica, ben scritta e scorrevole nel suo andamento, dove il mistero e una buona dose di tensione riescono egregiamente a mantenere alta la nostra attenzione.

Missions 2 è attualmente in programmazione su RAI 4, mentre la terza stagione è già stata commissionata.


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