La bambina che non voleva cantare

La bambina che non voleva cantare: il film tv Rai su Nada

La bambina che non voleva cantare é il nuovo film tv targato Rai diretto dalla regista Costanza Quatriglio sulla carriera della cantante Nada (Malanima); disponibile su RaiPlay.

La bambina che non voleva cantare é il racconto della straordinaria vita di Nada, una bambina con un dono prezioso che viene percepito dall’accortezza di suor Margherita (Paola Minaccioni) e alla volontà di sua mamma (Carolina Crescentini) che la “costringe” a seguire le lezioni del maestro Leonildo (Paolo Calabresi). Crescendo Nada (Tecla Insolia) imparerà ad apprezzare la forza della sua voce che, non solo ha la capacità di “guarire” sua madre dalla malattia ma, sopratutto le aprirà le porte del Festival di Sanremo a soli 15 anni.

Il primo incontro tra la regista Costanza Quatriglio e Nada risale a dieci anni fa, quando la regista, colpita dal romanzo autobiografico della cantante toscana “Il mio cuore umano”, decide di realizzarne un documentario presentandolo al Festival di Locarno. Innamorata sin da subito della storia di questa bambina dalla voce prodigiosa con il cuore ferito per l’instabilità emotiva della madre, ha deciso di ritornare sulla storia di Nada per un racconto che unisse la favola con la musica.

TRAMA
Nella campagna toscana dei primi anni Sessanta vive la piccola Nada. Il suo universo è composto da nonna Mora, dalla sorella Miria, dal babbo Gino, un uomo buono e silenzioso, e dalla mamma Viviana, spesso preda di forti depressioni che la tengono lontana dalla figlia e dal mondo. Quando suor Margherita scopre il talento di Nada per il canto, il cuore fragile della bambina si convince che solo la sua voce prodigiosa ha il potere di far guarire la mamma. E così, tra la gioia di veder la madre finalmente felice e la paura che la malattia si possa riaffacciare all’orizzonte, Nada cresce accettando ciò che Viviana desidera per lei, fino a quando quel grande talento sopravvivrà persino alle sue stesse paure: tutti scopriranno presto la voce unica di quella bambina che non voleva cantare.

La bambina che non voleva cantare ripercorre il percorso umano e artistico di Nada che, grazie alla sua imponente voce, riesce a imporsi nel panorama nazionale solcando il palco del Festival di Sanremo a soli 16 anni. Nada, da bambina, non desiderava minimamente di diventare una cantante, bensì pensava che la sua voce fosse una medicina per la malattia della madre Viviana, a cui era molto legata.

La storia favolistica scritta e diretta da Costanza Quatriglio si concentra sulla potenza del talento di una questa portentosa voce che spazza via le paure più segrete dell’infanzia di Nada: il timore dell’abbandono, di non essere abbastanza amati, della morte di sua madre. L’interpretazione -mai sopra le righe- della giovanissima cantante e attrice Tecla Insolia ben rappresentano la delicatezza e innocenza di Nada che canta inizialmente (e unicamente) per sua madre, interpreta da una Carolina Crescentini nella sua piena espressività. Ne La bambina che non voleva cantare ogni testo che parla di sentimenti, diventando così un ulteriore viaggio nella canzone italiana degli anni sessanta (Mina, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Claudio Villa), testi che ci ricordano chi siamo e da dove veniamo.

La bambina che non voleva cantare, regia di Costanza Quatriglio con Tecla Insolia, Carolina Crescentini, Paolo Calabresi, Paola Minaccioni, é disponibile su RaiPlay.


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