Creators – The Past: recensione del film ora su Prime Video

Creators - The Past, recensione del film distribuito su Prime Video

Abbiamo visto Creators – The Past, il film molto fantasy e con poche connotazioni sci-fi di produzione italiana, uscito in poche sale selezionate l’8 ottobre 2020 in piena emergenza Covid, ora disponibile su Prime Video.

Creators – The Past, diretto dall’esordiente regista Piergiuseppe Zaia, è il primo e probabilmente destinato a rimanere unico capitolo di una ipotetica trilogia. Piergiuseppe Zaia è anche lo sceneggiatore del film insieme a Eleonora Fani. I due sceneggiatori, inoltre, fungono anche da produttori insieme a Bruce Payne.

Nel cast trovano spazio Eleonora Fani (Lady Airre), Bruce Payne (Lord Kal), Gérard Depardieu (Maestro di Fede), William Shatner (Lord Ogmha), Jennifer Mischiati (Sofy), PelleK (Alex Walker), Marc Fiorini (Lord Kanaff), Ksenija Prohaska (dott.ssa Ferrari), Pete Antico (Lord Marduk), Yohann Chopin (Chris Walker), Angelo Minoli (Natan), Sébastien Foucan (Tammuz), Elisabetta Coraini (Elizabeth), Daniel McVicar (Dan Anderson) e inoltre lo scrittore e “studioso” della teoria della natura “extraterrestre” di Gesù Cristo  Mauro Biglino nei panni di se stesso. Anche il regista sceneggiatore Zaia appare fugacemente tra il cast nei panni addirittura del Figlio di Nostro Signore.

Il film è probabilmente una delle produzioni italiane tra le più costose, il suo budget ha raggiunto la cifra di circa 10 milioni di Euro, un sforzo finanziario notevole per la cinematografia nostrana, ciononostante il risultato finale non è stato certo corrispondente all’alto costo della produzione. Infatti è un eufemismo dire che Creators – The Past è deludente!

SCENEGGIATURA E REGIA

La trama di Creators – The Past – beh, questo è un bel problema – è solamente un po’ contorta e a tratti delirante! Insomma, ben otto divinità, denominate “Creators” garantiscono l’equilibrio dell’esistenza delle varie razze dell’Universo. A ognuna delle Divinità  è affidata una “lens” che custodisce il sapere divino della creazione e ha, inoltre, il potere di riprogrammare attraverso il DNA l’intera razza a cui appartiene. Meglio fermarsi qui con la descrizione, anche per non rischiare spoiler e, soprattutto, per lasciare il gravoso compito di districarsi nelle più recondite pieghe del tessuto narrativo allo sventurato spettatore.

L’idea di base di Creators – The Past poteva anche essere buona, purtroppo non è stata sviluppata adeguatamente. Tutto il film appare come un indigesto polpettone in cui sono state gettati dentro alla rinfusa troppi ingredienti. Un confuso mix di tanto fantasy, poca fantascienza, religione, mitologia e teorie creazioniste alternative, pronto a disgregarsi al primo morso perché privo di elementi leganti.

La regia è pomposa e tronfia, la narrazione, così come il ritmo, è confusa, altalenante e convulsa, saltando su troppi eventi in maniera discontinua e apparentemente illogica. Si avvertono infatti enormi buchi di sceneggiatura che forse sarebbero stati colmati dagli eventuali ulteriori due capitoli di questa trilogia che presumiamo ormai tronca.

ASPETTO TECNICO

Il CGI è usato in maniera abbondante ed esagerata, il risultato non sempre è decente. Buoni i costumi che denotano una certa cura nella realizzazione e nel loro aspetto. La colonna sonora, composta dall’onnipresente “uno e trino” Piergiuseppe Zaia, è forse la parte migliore del film anche se ingombrante e troppo presente, anche in momenti in cui sarebbe stato meglio il silenzio o una musica meno gasata e con un po’ più di atmosfera.

CAST E RECITAZIONE

Il cast, a parte qualche stella comunque diretta verso il viale del tramonto, è ricco di perfetti sconosciuti, o quasi. La recitazione passa da momenti esasperati e “iperpompati” a momenti di puro grigiore. I dialoghi spesso rasentano l’imbarazzo. Lo stesso William Shatner appare spaesato, mentre Gerard Depardieu sembra essere presente lì per caso. Unica nota intonata la sentiamo suonare da Bruce Payne.

IN CONCLUSIONE

Creators – The Past secondo il nostro giudizio può essere consigliato solamente a chi è interessato alle teorie creazioniste, non vagamente complottiste, che Mauro Biglino professa, di cui la co-sceneggiatrice e autrice del soggetto Eleonora Fani – nonché tra le principali interpreti – è una fervente sostenitrice. Entrambi hanno contribuito a trasformare questo film in un vero e proprio veicolo di propaganda.

Per il resto del potenziale pubblico… detto alla romana:

Lassate perde’!

Creators - The Past
CTP

Regista: Piergiuseppe Zaia

Data di creazione: 2023-02-07 16:36

Valutazione dell'editor
1.5

6 thoughts on “Creators – The Past: recensione del film ora su Prime Video

  1. Un pregio innegabile di questo lungometraggio è la sua palindromicità: visto dalla fine all’inizio, sentendo anche musiche e dialoghi al contrario, il risultato non muta. Geniale!

  2. Non riesco a vederlo tutto per intero…un film confuso che stanca…personalmente ho visto il film in 5 tappe perché dopo un po’ mi seccava e lo riprendevo dopo un paio di giorni sperando che migliorasse verso la fine ma niente. Peccato perché l’idea era buona ma ce qualcosa che non funziona.

  3. Ma perchè in Italia c’è questa mania di fare film di fantascienza criptici. In questo caso un film senza neanche testa e coda. Le teorie di Biglino ridicolizzate.

  4. L’unica cosa veramente bella sono le musiche. Il film l’ho trovato pesante e noioso, facevo fatica a seguire il senso, la recitazione sembrava quella di un teatro di provincia. Non mi è piaciuto

  5. Non si riesce a capire come sia possibile un lungometraggio del genere abbastanza scadente con quello che hanno avuto a disposizione..denaro,attori,doppiatori,orchestra sinfonica di Vienna,colorist..tutta roba di prim’ordine e questo è il risultato! Da non credere!

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