[Recensione] Annabelle 2: Creation, l’horror diretto da David F. Sandberg

annabelle creation foto

Con il caldo asfissiante che abbraccia la nostra penisola, quest’oggi diamo sfogo alla voglia di horror dei nostri lettori. Ecco la recensione di Annabelle 2: Creation, il nuovo film diretto da David F. Sandberg.

Annabelle 2: Creation è stato diretto da David F. Sandberg, regista acclamato per Lights Out, nel cast spiccano i volti noti di Miranda Otto e Anthony LaPaglia, ma anche quelli giovani di Lulu Wilson e Telitha Bateman. Il film funge da prequel per Annabelle, spin-off dello spaventoso The Conjuring – L’Evocazione, “primo capitolo” di quello che possiamo definire come il franchise dei Coniugi Warren.

Ci troviamo alcuni anni prima i fatti narrati in Annabelle. Una coppia isolata dal mondo vive il sogno di ogni famiglia, crescere la propria figlia nella tranquillità e nell’amore, ma il male è sempre pronto a colpire. Anni dopo la tragica morte della figlioletta, i coniugi decidono di ospitare un gruppo di giovanissime orfane. La felicità delle orfane viene però spezzata da qualcosa di sinistro che si cela nella casa.

Dopo due esperimenti più o meno riusciti (The Conjuring 2 e Annabelle), l’universo The Conjuring torna a splendere con una pellicola che possiamo definire di qualità. Annabelle 2 Creation regala brividi, non è banale nella sua struttura narrativa e regala importanti spunti in merito alle potenzialità del suo regista, David F. Sandberg. Il film brilla di luce propria nonostante un inizio lento e disorientante, il lavoro svolto dal regista è astuto, egli infatti dona al pubblico ciò che chiede … lo spavento senza compromessi. Annabelle 2: Creation è fortemente ancorato al filone horror anni novanta, dove il vedo non vedo apre la strada ad un finale che amiamo definire agghiacciante. L’intreccio narrativo con quello che possiamo definire il suo sequel (Annabelle) è spontaneo e non forzatamente voluto.

Interessante la prova artistica delle due giovanissime protagoniste, Lulu Wilson e Telitha Bateman. Nel particolare abbiamo trovato di qualità mimiche facciali e movenze della seconda, davvero una piccola stellina in attesa di esplodere. Il resto del cast è quanto mai da considerare di supporto, anche perchè la vera protagonista, ovviamente, non poteva che essere lei, la bambola indemoniata, presente da un certo punto del film in ogni sequenza.

In conclusione possiamo affermare che l’estate 2017 non ci ha portato solo un caldo record, dopo anni di magra cinematografica, infatti, siamo certi che Annabelle 2: Creation rappresenta un horror che svolge alla grande il suo compitino, ovvero spaventare il pubblico e lasciarsi apprezzare dalla critica grazie ad una struttura narrativa per nulla banale.

Chiudiamo la nostra recensione ricordando di non lasciare la sala al termine della proiezione, nei titoli di coda è presente una piccola scena extra.


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