All’inizio della sua carriera, sul finire degli anni ’80, nessuno avrebbe detto che quella ragazza dai capelli rossi e ricci sarebbe diventata la diva per eccellenza del cinema contemporaneo mondiale. Eppure, Nicole Kidman ha dimostrato di saper coniugare talento recitativo con uno charme tutto suo e che oggi raggiunge la vetta dei 50 anni.
La Kidman nasce nel 1967 a Honolulu da una famiglia australiana la quale si trasferisce in Australia quando la futura attrice ha solo 4 anni. Nel 1983, l’attrice fa il suo esordio davanti alla macchina da presa comparendo in un videoclip della cantante Pat Wilson, recitando poi in produzione televisive australiane. Nel 1987, la Kidman è in Italia per girare Un’australiana a Roma diretto da Sergio Martino.
La fama arriva nel 1989 quando recita accanto a Sam Neill e Billy Zaine nel thriller di Phillip Noyce Ore 10: calma piatta, mentre l’anno seguente prende parte a Giorni di tuono, il film ambientato nel mondo delle corse Nascar diretto da Tony Scott sul cui set conosce il futuro marito Tom Cruise.
Trasferitasi definitivamente negli Stati Uniti, la Kidman continua il suo cammino verso lo status di attrice di prim’ordine con pellicole quali Billy Bathgate – A scuola di gangster di Robert Benton, film per il quale ottiene la sua prima nomination ai Golden Globe.
A metà degli anni ’90 l’attrice compare in alcuni film che la consacrano definitivamente quali Da morire (1995) di Gus Van Sant in cui interpreta il ruolo di una donna arrivista disposta a tutto per ottenere i suoi obiettivi. Per questo ruolo, la Kidman vince il Golden Globe e altri numerosi premi. Nel 1996 viene diretta da Jane Campion nel bellissimo (e sottovalutato dai più) Ritratto di signora tratto dal romanzo di Henry James.
Nel 1997 la diva incontra il divo George Clooney nel thriller The Peacemaker mentre nel 1999 viene chiamata, insieme al marito Tom Cruise, dal maestro Stanley Kubrick per Eyes Wide Shut, l’ultimo capolavoro del regista che uscirà postumo.
Il 2001 è un altro anno d’oro per l’attrice: l’horror The Others di Alejandro Amenàbar e il musical postmoderno Moulin Rouge! di Baz Luhrmann sono due successi di publico e critica e la Kidman ottiene per il secondo un Golden Globe e una nomination all’Oscar.
L’anno seguente è l’anno della vittoria del premio Oscar per l’interpretazione di Virginia Woolf in The Hours di Stephen Daldry e dell’Orso d’Argento a Berlino per la miglior attrice condiviso con le colleghe Meryl Streep e Julianne Moore.
Attrice apprezzata da Lars von Trier, viene chiamata dal regista danese per recitare in Dogville, film girato con scenografie minimali su un palcoscenico. Nel 2004 recita in Birth – Io sono Sean di Jonathan Glazer in cui interpreta il ruolo di una donna che ritiene di vedere in un bambino di dieci anni la reincarnazione del defunto marito. Alla Kidman, però, non sempre va bene e negli anni seguenti incappa in sonori flop sia di pubblico che di critica come Vita da strega (2005) di Nora Ephron, Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus di Steven Shainberg e Invasion (2007) di Oliver Hirschbiegel.
Negli ultimi anni, la Kidman ha alternato film di successo con altri meno fortunati, come Grace di Monaco (2014) in cui ha vestito i panni (rischiosi) di Grace Kelly, ad altri più riusciti come Lion – La strada verso casa.
L’ultimo festival di Cannes ha visto la Kidman presenziare con ben tre film: L’inganno di Sofia Coppola, The Killing of a Sacred Deer di Yorgos Lanthimos e How to talk to Girls at Parties. Senza di lei, molto probabilmente, la croisette sarebbe stata priva di quel glamour e di quello charme che solo un’attrice come Nicole Kidman è in grado di portare.
Noi di Universal Movies facciamo i migliori auguri a Nicole Kidman per i suoi primi 50 anni!
Ecco il momento della vittoria agli Oscar: