Abbiamo visto Puoi Baciare lo Sposo, il nuovo film diretto da Alessandro Genovesi, con un cast capitanato da Salvatore Esposito e Cristiano Caccamo. Questa è la nostra recensione.
Antonio (Cristiano Caccamo) e Paolo (Salvatore Esposito) sono fidanzati da qualche anno e vivono a Berlino. Quando uno dei due propone all’altro di sposarlo partono i preparativi per un matrimonio tutto italiano, si perché come afferma il protagonista della proposta: “So’ bravi tutti a fare i gay a Berlino”. A questo punto la coppia, assieme a due strani coinquilini, Benedetta (Diana del Bufalo) – la ricca svampita proprietaria di casa – e Donato (Dino Abbrescia) – l’ultimo arrivato, cacciato dalla sua famiglia italiana perché beccato a travestirsi – decide di partire per andare dai familiari per comunicare la lieta notizia.
Il regista Alessandro Genovesi con Puoi Baciare lo Sposo riesce a costruire una commedia sentimentale che porta in scena una vera e propria storia d’amore, senza cliché, con estrema leggerezza, naturalezza e soprattutto rispetto. L’ambiente creato nel film dal regista riesce a divertire non solo per le battute inserite nel copione, ma soprattutto grazie alle situazioni alquanto singolari in cui vengono contestualizzati i singoli personaggi. Diana del Bufalo dà decisamente una ventata di leggerezza ed allegria, mentre non sono da meno le interpretazioni date dalla possessiva Beatrice Anera e dall’indeciso Dino Abbrescia. A tal proposito siamo convinti che Genovesi sia riuscito a cucire con estrema precisione il personaggio su ciascun attore, non dando nulla per scontato. Sul tema recitazione il regista in conferenza stampa:
“E’ un film che utilizza l’arte di far sorridere per affrontare gli stereotipi e i pregiudizi che ancora ostacolano la compiuta attuazione delle unioni civili in Italia.”
Quella tra i due fidanzati è una di quelle storie d’amore che ciascuno di noi vorrebbe vivere almeno una volta nella propria vita. È una storia pura senza filtri o etichette, son semplicemente due persone che si amano e si rispettano per in fondo l’Amore quello vero non ha età, colore, sesso o religione, l’amore chiama amore e non fa differenze!