Star Trek: Discovery 2 – Recensione Episodio 3, la luce in fondo al tunnel

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Star Trek: Discovery è arrivata al terzo episodio della seconda stagione, già disponibile su Netflix ed intitolato Punto di Luce. Ecco l’opinione di un vecchio trekker su questa nuova puntata. PUO’ CONTENER SPOILER

Dopo il bellissimo episodio della scorsa settimana (qui), diretto dal grande Jonathan Frakes, ero personalmente molto spaventato da un probabile ritorno alle cantilene che hanno falcidiato Star Trek: Discovery sin dagli esordi dello scorso anno. Fortunatamente i miei timori erano infondati, visto che anche Punto di Luce è stato in grado di regalarmi un’ora piacevole ed appassionante, ricca di spunti che anche i vecchi trekkers come me avranno certamente apprezzato.

La puntata si riconnette alla trama della scorsa stagione e torna prepotentemente sul tema dei Klingon, che nell’orribile ultimo episodio della prima stagione erano stati praticamente liquidati con un vissero tutti felici e contenti, oltre al solito discorso soporifero di Burnham sui massimi sistemi. E’ una scelta corretta e quasi obbligata quella di riesplorare il mondo dei Klingon, cosi ben caratterizzati sin dagli esordi di Star Trek: Discovery e poi liquidati in una maniera assai banale.

Si rivedono L’Rell (Mary Chieffo), nettamente uno dei migliori personaggi della prima stagione e il tenente Ash Tyler, i cui dialoghi amorosi con Michael Burnham erano invece riusciti ad addormentare anche i fan più appassionati. Proprio Tyler/Voq, interpretato da Shazad Latif, in questa nuova veste confine tra il mondo klingon e quello della federazione sembra trovare nuova linfa vitale e destare un certo interesse. Vedremo in futuro.

Altro grande ritorno è quello della Imperatrice/Philippa Georgiou, personaggio che nella scorsa stagione avevo personalmente trovato debolissimo nel ruolo di capitano della Discovery e un po’ troppo sopra le righe come malefica imperatrice dell’Universo Parallelo di Star Trek. In questa nuova stagione sarà uno dei leader della leggendaria Sezione 31, i servizi segreti della Flotta Stellare, molto amati dai fan nelle POCHE apparizioni durante gli episodi di Star Trek: Deep Space Nine e Voyager.

Il punto debole di un episodio che scorre in maniera molto gradevole è, come al solito, rappresentato dalla protagonista Michael Burnham, interpretata da Sonequa Martin-Green. Questa storia della sua petulante ricerca di Spock non ha ne capo ne coda. E’ un noioso tentativo di rievocare un cimelio del passato per far contenti i vecchi fan. Ma siamo sicuri che per far felici i trekkers serva riesumare Spock?? Personaggio arcinoto e abusato più volte, inclusi i recentissimi film al cinema?

La logica vulcaniana mi dice di no. La ragione mi fa pensare che questa non sia la scelta giusta. Ma intanto ci godiamo un episodio ben scritto e ricco di spunti interessanti. A venerdì prossimo. Curvatura Otto.



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