[Recensione] Love & Mercy di Bill Pohland: il profondo viaggio nella vita di Brian Wilson

Love & Mercy

Nelle sue canzoni ha raccontato le spiagge assolate della California, delle ragazze e dell’allegria e spensieratezza degli anni sessanta, ma dentro di se Brian Wilson covava una profonda malinconia. È il 1961 quando i Beach Boys si impongono sul panorama musicale internazionale, iniziano i balli di folla e i tour oltreoceano, e la silenziosa sfida musicale con i Beatles.

“God only knows” é la più grande canzone mai scritta.
Paul McCartney

Love & Mercy Bill Pohland porta sul grande schermo la tormentata mente di un grande artista attraverso le eccellenti interpretazioni di Paul Dano e John Cusack che rispettivamente interpretato il Brian Wilson degli anni sessanta all’apice della sua carriera compositiva durante la lavorazione di Pet Sounds, e l’uomo vittima di una malattia mentale “prigioniero” del dottor Landy (magistralmente interpretato da Paul Giamatti) che trova la salvezza attraverso l’incontro con Melinda (Elizabeth Banks) negli anni ottanta, quando ormai aveva deciso di abbandonare la musica. Pohland salta dagli anni sessanta agli anni ottanta, mostrandoci le sfaccettature di un ragazzo con un dono prezioso, sommerso dalla musica in tutti i suoi aspetti, ossessionato dalla ricerca della canzone perfetta.

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Le composizioni di Brian Wilson sono ampiamente protagoniste in “Love & Mercy”, riviviamo l’estenuante composizione di alcuni brani che cambieranno completamente la carriera musicale e la vita dei Beach Boys. Nel 1966 Brian decise di non seguire la band in tour in Giappone, preferendo rimanere in studio a dar vita a suoni e voci che riecheggiavano -anche in maniera assordante- nella sua mente, iniziando così a liberare qualsiasi suono lo circondasse. Molto significative sono le scene all’interno dello studio di registrazione, in particolar modo assistiamo alla nascita di “Good vibration”: Paul Dano interpreta gli attimi ispiranti e sconfussalati di un ragazzo sensibile e gentile che dirige una piccola orchestra e dà voce -in tutti i sensi- al vero linguaggio di Brian Wilson: la musica.

Love&MercyE se il Brian Wilson del 1966 sembra aver trovato se stesso, quello interpretato da John Cusack nel “presente” degli anni ottanta é un uomo perso, ben lontano dalla sua linfa vitale, completamente soggiogato dalla terapia del dottor Landy interpretato da un perfido Paul Giamatti che mantiene il controllo ossessivo sulla vita dell’ex musicista. Solo una giovane venditrice di Cadillac, Melinda Ledbetter (Elizabeth Banks), riuscirà a salvarlo dal caos psichico da cui è annebbiato e riporterà la serenità nella sua mente, facendolo riabbracciare la strada della musica che aveva deciso di abbandonare durante la cura dalla dipendenza farmacologica. La dolcezza innocente della giovane ex modella aiuterà l’artista ormai regredito ad uno stadio infantile ad aprirsi con lei, affidandole i suoi segreti e la sua infanzia turbolenta con il padre violento, e la sua dipendenza dalla cocaina.

Ci sono voluti ben 10 anni per Oren Moverman e Michael A.Lerner per ultimare la sceneggiatura di “Love & Mercy”, attentamente documentata e visionata dagli stessi Brian Wilson e Melinda, che hanno seguito attentamente la lavorazione del film lavorando a stretto contatto con gli attori.

Il nostro parere: 7

Un viaggio intimo e meticoloso nella vita di un grande artista che nascondeva una malinconia che mai ci saremmo aspettati dall’autore di “Surfin USA” e “Fun Fun Fun”.

“Love & Mercy” é nelle sale italiane dal 31 marzo, distribuito da Adler Enterteinment.


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