La recensione di Nightfire, il film di Brando Benetton girato a Verona

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Nightfire è il film che il giovane regista Brando Benetton ha girato a Verona nel 2015 e che ieri sera è stato proiettato per la prima volta nell’affascinante cornice del forte Santa Caterina all’interno di OperaForte 2016, rassegna cinematografica che ogni estate attira molti spettatori col suo “cinema all’aperto”. Il cast comprende Dylan Baker, Bradley Stryker, Lorenzo Pisoni, Becky Ann Baker, Francesco Pannofino e Michael Pantozzi.

La trama

L’Agente Carter e l’Agente Ross sono due agenti americani incaricati dal governo americano, che per porre fine alla crisi in cui versa l’Ucraina ha deciso di acquistare il territorio della nazione per 2 miliardi di dollari, di recuperare dei chip militari che contengono una grossa somma di denaro. Tutto procede liscio, ma l’entrata in scena di un prigioniero politico italiano da loro tratto in salvo fa prendere una piega inaspettata agli eventi, ponendo i due agenti in una situazione molto rischiosa in cui, oltre a mettere in pericolo le loro vite, dovranno affrontare dilemmi sulla propria coscienza.

Il film

Se pensate che Verona sia solo la città degli innamorati e che faccia sempre da cartolina a film romantici strappalacrime vi sbagliate di grosso. Benetton, sceneggiatore del film insieme a Los Silva, sceglie un registro inusuale e mette a ferro e a fuoco la città veneta elaborando scene d’azione da far invidia anche al miglior blockbuster hollywoodiano. La visione di Verona, eccezion fatta per qualche panoramica sull’Adige, ne risulta frammentata e straordinariamente tetra; un set che, a quanto pare, non è da meno rispetto a New York dove vengono girati la quasi totalità di film di questo genere.

Una volta impostata la narrazione di base, il film procede come un fuoco d’artificio tra inseguimenti, sparatorie ed esplosioni, regalando allo spettatore 40 minuti (questa la durata del film) di adrenalina pura. Ma il film non è solo questo. Girato quasi esclusivamente di notte, per merito dell’ottima fotografia di Garrett Nicholson (giocata su luci e ombre), verso la fine il film si apre a un inaspettato momento intimistico che riesce persino a toccare temi non scontati su ciò che è giusto e su ciò che si è disposti a sacrificare per il bene altrui.

Ben diretto il cast internazionale su cui svettano Dylan Baker (visto nella trilogia di Spider Man diretta da Sam Raimi nei panni del professor Connors) nei panni del prigioniero Olivetti e Francesco Pannofino nei panni del Comandante Renati. Cinema d’azione come raramente si vede al giorno d’oggi, fatto per intrattenere, certo, ma girato con arguzia, polso e senso del ritmo che a Hollywood spesso dimenticano.

Voto: 8

Di seguito potete vedere il trailer del film.

 

 


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