Venezia 73 – Piuma divide la critica, ma il documentario con Nick Cave fa centro

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Anche la sesta giornata della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sta per volgere al termine. Proviamo dunque a tirare le somme di quanto accaduto oggi, concentrandoci soprattutto sui film presentati.

Caso raro, ma non inusuale, che un film durante la proiezione per la stampa possa strappare al pubblico sia risate che fischi. Questo è quanto accaduto stamattina alla proiezione di Piuma, il film italiano in concorso di Roan Johnson che ha accolto qualche favore ma anche qualche dissenso. In sala, infatti, si sono potuti udire tre tipi di suoni: risate, applausi e fischi. I film sono fatti per dividere, o quantomeno per raccogliere riscontri opposti, ma in questo caso sembra di aver assistito al non plus ultra di tutto ciò: chi ha urlato “Vergogna!” e chi invece ha applaudito il film, fatto sta che, insieme a Spira Mirabilis, anche questo film italiano in concorso non ha avuto un riscontro positivo unanime: resta l’ultima spiaggia di Questi giorni.

Mettete insieme la personalità multifacciale di Nick Cave con lo stile versatile di Andrew Dominik (il regista di L’assassino di Jesse James per mano del codardo Robert Ford, tanto per capirci) e capirete cos’è One more with Feeling, il documentario/performance fuori concorso che ritrae il cantante durante un’esibizione tra le mura domestiche. Questo ibrido cinematografico che mescola canzoni, interviste e momenti introspettivi ha fatto centro e ha colpito tutti per la passione con cui è stato realizzato, passione che riesce a trasmettere anche a chi non fa parte della schiera di fan di Nick Cave; come molti hanno ribadito, sarebbe stato meglio averlo visto in concorso…

 

 


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