Un decreto anti-Netflix per la distribuzione dei film in sala
Viste le recenti polemiche, è in arrivo un nuovo decreto che modificherà le finestre di distribuzione attualmente attive in Italia, al fine di impedire quanto è successo con Sulla mia pelle.
Nello specifico, il decreto – firmato dal ministro dei beni culturali Alberto Bonisoli – prevede che i film dovranno essere distribuiti prima nelle sale e solo successivamente sulle piattaforme streaming.
Il decreto prevede inoltre un lasso di tempo di 105 giorni per la programmazione di un film in sala. Questo lasso temporale, però, potrebbe ridursi a seconda dei casi: 10 giorni se il film è programmato per un numero di giorni (diversi da venerdì, sabato, domenica e giorni festivi) che siano pari o inferiori a tre; oppure 60 giorni se il film è proiettato in meno di 80 schermi e ha ottenuto meno di 50mila spettatori nei primi 21 giorni di programmazione.
Questo decreto ha ottenuto il plauso dall’Associazione Nazionale Autori Cinematografici per aver messo in primo piano la “centralità della sala” cinematografica, mentre Francesco Rutelli – presidente dell’Anica – ha ritenuto che esso possa essere un buon accordo tra tutti i componenti che concorrono alla filiera del cinema italiano.
Ma sicuramente anche questo decreto, che pur cerca di accontentare tutti, farà ugualmente discutere. La guerra contro Netflix è appena iniziata.
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