[ToHorror Film Festival 16] – La recensione di Blood Feast, l’horror datato 1963

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Ieri è partita l’edizione numero 16 del ToHorror Film Festival, e noi di Universal Movies siamo Media Partner Ufficiali ed ovviamente ospiti della manifestazione.

Per il secondo giorno di proiezioni abbiamo visto oggi un film seminale della filmografia splatter e gore mondiale, Blood Feast, diretto dal “Padrino del gore” Herschell Gordon Lewis, nel 1963.

Il film racconta di un ristoratore che venera la dea egizia Ishtar e che intende riportarla in vita. Per farlo uccide giovani ragazze vergini e ne taglia alcuni pezzi, proponendoli in un banchetto atto a far rivivere la dea. Blood Feast, che è inserito nella sezione “Il cinema cannibale”, può apparire naive all’occhio moderno, ma ha molti punti di interesse.

Regia non banale, un uso intelligente degli effetti speciali e l’ambientazione nella Miami bene, popolata da donne eleganti e raffinate, creano uno strano mix di violenza e grazia che anticipa di molto i film attuali e il torture porn. La recitazione è tremenda, ma il tentativo del regista di trasmettere puro terrore crea un’atmosfera malsana e impressionante. Le scene splatter sono efficaci e molto ben fatte.

Blood Feast è un film epocale, se si pensa a cosa passava al cinema agli inizi degli anni ’60 e deve assolutamente essere visto da tutti gli amanti del gore e dell’horror odierno, soprattutto per scoprire un grandissimo autore che ha alzato l’asticella di ciò che si poteva mostrare al cinema.

Voto: 7

 


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