The Turning – La Casa del Male: recensione dell’horror su Prime Video

Quest’oggi vi proponiamo la recensione di The Turning – La Casa del Male, film horror diretto da Floria Sigismondi, disponibile da pochi giorni sul catalogo di Amazon Prime Video.

Tratta dal classico della letteratura gotica “Il giro di vite” di Henry James, la nuova produzione DreamWorks Pictures conta un cast formato da Mackenzie Davis, Finn Wolfhard e Joely Richardson, mentre la firma sulla sceneggiatura è a cura dei fratelli Hayes (Chad e Carey). Per Floria Sigismondi si tratta della prima regia di un lungometraggio dopo una serie interminabili di cortometraggi, ed episodi di serie tv più o meno apprezzate quali Daredevil e The Handmaid’s Tale.

In The Turning – La Casa del Male una istitutrice viene assunta per occuparsi dell’educazione di una bambina dell’alta società rimasta orfana. Quello che sembra il lavoro dei sogni diventa in breve tempo un incubo ad occhi aperti, difatti la giovane istitutrice si ritrova a fare i conti con i comportamenti bizzarri della bimba e di suo fratello, ma anche con un mistero inquietante che avvolge Bly Manor, la dimora che ospita lei ed i due fratelli, il tutto mentre la sua fragile mente deve fare i conti con alcuni problemi personali che da tempo la preoccupano.

Alcuni mesi dopo il lancio su Netflix della serie The Haunting of Bly Manor, il celebre racconto di Henry JamesIl giro di vite” torna nuovamente protagonista in quel di Hollywood, ma questa volta con una pellicola che parte da presupposti interessanti, per poi intelaiarsi in un racconto distorto dei fatti, che non fa altro che creare confusione.

The Turning – La Casa del Male è quel che possiamo considerare in gergo la classica minestra riscaldata… e per giunta anche male. Dalla sceneggiatura sconfusionata, lenta e piena zeppa di buchi nella narrazione, ad una regia poco carismatica, fatta di inquadrature semplicistiche e scelte registiche poco chiare, il film di Floria Sigismondi non può che perdersi in quel limbo hollywoodiano fatto di prodotti scialbi, realizzati con tanti buoni propositi e nulla più. E pensare che in cabina di produzione c’era Steven Spielberg.

Per tutta la durata del film, quasi 100 minuti, non si percepisce la giusta tensione, sono difatti pochi i momenti in cui lo spettatore viene realmente spaventato. Alcuni effetti visivi sono da considerare quasi da indie movie, mentre il montaggio assolutamente mediocre crea un costante senso di spaesamento. Infine la costruzione dei personaggi risulta poco stratificata, e questo pesa enormemente sulla prova offerta dagli interpreti: in particolare delude l’astro nascente Finn Wolfhard, il quale si perde in un’interpretazione il più delle volte stereotipata, e non si fa apprezzare neppure Mackenzie Davis, assolutamente lontana dalle sue migliori prove.

A conti fatti, The Turning – La Casa del Male è l’ennesima prova che realizzare un prodotto cinematografico adattato da una storia interessante non sempre si tramuta in successo. Da evitare!


The Turning - La Casa del Male
the turning la casa del male recensione

Regista: Floria Sigismondi

Data di creazione: 2021-05-23 17:14

Valutazione dell'editor
1.5

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