[TFF34] La recensione di #screamers, il film di Dean Matthews Ronalds

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Tra i film proposti da l’ultima edizione del Torino Film Festival, nella sezione After Hours, abbiamo potuto vedere questo horror diretto da Dean Matthews Ronalds.

Il film parla di un gruppo di ragazzi che gestiscono un sito di successo, dove poter caricare i video. Tra quelli caricati di recente compare uno in cui una ragazza bionda attraversa un cimitero. Ma la ragazza bionda è scomparsa da due anni, com’è possibile che loro ci parlino al telefono? I protagonista allora partono alla ricerca della ragazza ma il risultato sarà tremendo.

Avete mai visto su Facebook quei video che ti fanno vedere qualcosa con attenzione e poi compare un mostro all’improvviso e tu ti spaventi a morte? Il film parte da un presupposto del genere, difatti i video caricati dalla ragazza sono esattamente così. Ma non solo, tutto il finale del film è così.

Senza spoilerare nulla, la parte finale del film, gli ultimi 10 minuti, che sono quelli prettamente horror, sono scene riprese con la videocamera in cui, improvvisamente, compare il cattivo della pellicola a lato dell’immagine e si sente un urlo improvviso, ma, a parte questo, non c’è veramente nulla. Non una goccia di sangue, non un minimo di costruzione drammatica, solo scene a vanvera e facili spaventi, che, dopo poco, perdono di efficacia.

Il film parte come un mockumentary, con interviste ai giovani ragazzi che hanno creato un’agile start-up e che presto li ha portati al successo. Interviste, scene di vita vissuta, simpatia forzata che di simpatico non ha nulla. La parte iniziale, quella diciamo di presentazione, dura praticamente tre quarti del film stesso e non succede pressochè niente.

Anche il mistero della ragazza scomparsa ha un chè di annacquato e non prende mai veramente l’attenzione dello spettatore. In compenso, i protagonisti si riprendono continuamente, con cellulari e telecamere, seguendo la scia del genere found footage e parlano, parlano, parlano, parlano, come se questo potesse interessare a qualcuno.

Mi fa sempre sorridere quando negli horror odierni i poveretti di turno capitano in situazioni forti o pericolose e, nel posto di scappare, stanno lì a riprendere quello che succede: purtroppo è un po’ il segno dei nostri tempi, vacui, imperfetti, con un vuoto pneumatico di fondo, che sono anche le caratteristiche di questo film totalmente inutile.

Voto: 3

Ecco il trailer del film:

 

 


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