Star Trek: Picard, il commento Trekkie al finale di stagione

Star Trek: Picard - Episodio 10 - Commento

La prima stagione di Star Trek: Picard si è appena conclusa con il decimo episodio, appena distribuito in esclusiva da Amazon Prime Video. Si tratta del gran finale di un doppio episodio, intitolato Et In Arcadia Ego. Ecco le impressioni di un vecchio trekker che ne ha viste tante.

ATTENZIONE – CONTIENE SPOILER.

Il modo migliore per descrivere questo finale di stagione, è proprio quello di partire dalla fine. Il dialogo tra il Capitano Picard (Patrick Stewart) e Data, è uno dei momenti più straordinari che si siano mai visti in sessant’anni di storia di Star Trek. Ho alcuni dubbi sulla trama principale e su altri aspetti di Star Trek: Picard ma, Dio mio, questo dialogo mi ha rimesso in pace con il mondo.

Come recita il titolo originale dell’ultimo episodio di Star Trek: The Next Generation, “Tutte le cose belle devono avere una fine“. E io credo che fosse impossibile dare un termine migliore all’esistenza del personaggio di Data. L’ultimo ballo del comandante Data, interpretato in maniera unica e inimitabile da Brent Spiner, rimarrà per sempre nella memoria degli appassionati e, forse, riuscirà a incuriosire i neofiti. BRIVIDI.

Con grande coraggio, gli sceneggiatori hanno posto termine all’esistenza cinematografica di uno dei personaggi più importanti ed influenti nella storia di Star Trek. E lo hanno fatto nel modo migliore possibile. Chapeau.

Hanno invece deciso, doveva ovviamente essere così, di salvare il Capitano Picard, in una maniera un pochino troppo fantasiosa forse, ma che serviva agli scrittori per completare una trama che ha visto nei temi della robotica, dell’automazione e della vita artificiale il suo grande focus.

Una trama che si è chiusa, totalmente conclusa e che, diciamolo, non è stata indimenticabile. I terribili robot supremi sono stati sconfitti dopo una battaglia fatta più di parole, che di siluri fotonici e disgregatori. Ma questo è sempre stato lo stile Star Trek e, inoltre, quei pochi momenti di azione sono risultati convincenti.

Vedere Picard tornare al comando di una nave stellare ha sicuramente regalato gioia a molti appassionati, cosi come l’improvviso arrivo del Comandante Riker (Jonathan Frakes), con la sua classica uniforme rossa e nera che mancava come il pane e con al seguito l’intera flotta stellare. Sono momenti che, se dosati nel modo giusto, sanno riappacificare la comunità di Star Trek con i loro creatori e produttori.

Gli ultimissimi minuti dell’episodio ci hanno fatto capire in modo inequivocabile che Star Trek: Picard avrà una seconda stagione e, salvo catastrofi ulteriori nel mondo reale, il vecchio Jean Luc sarà ancora dei nostri. C’è da gioire, anche se il pensiero che l’equipaggio sarà sempre lo stesso, mi lascia un pizzico di preoccupazione.

Nei prossimi giorni sarà disponibile il commento relativo all’intera prima stagione di Star Trek: Picard.

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