Se Son Rose…, la recensione del film di Leonardo Pieraccioni

se son rose poster

Se Son Rose… è un film del 2018, diretto ed interpretato da Leonardo Pieraccioni, in uscita nelle sale il 29 novembre. Questa è la nostra recensione.

Le Premesse di Pieraccioni


Immaginatevi di svegliarvi una mattina, con il cellulare completamente in tilt a causa di una raffica di sms, inaspettati tra l’altro, inviati dalle vostre ex e scoprire che qualcuno al posto vostro le ha contattate scrivendogli: “Sono cambiato. Riproviamoci!”

Leonardo Pieraccioni

Voi come reagireste se un vostro ex dopo tanto tempo tornasse alla carica? Sareste in grado di concedergli una seconda possibilità?

Questo è il tema centrale del nuovo film di Leonardo Pieraccioni il cui titolo è Se Son Rose…, il chiedersi se nella vita sia giusto concedere l’opportunità di una seconda chance, oppure se è vero che le minestre riscaldate non sono in fondo poi così buone.

In questo film Pieraccioni mette seriamente in discussione il suo lato da eterno Peter Pan, difatti considera questo ultimo lavoro come un diario sul quale annotare tutto ciò che negli anni può aver sbagliato nei confronti delle proprie ex, e del perchè ancora, pur avendo 53 anni e non essendo più un ventenne, non sia riuscito a trovare una stabilità sentimentale.


Tutto sommato questo film è stato catartico per capire che le mie ex io le ho amate tutte anche con i loro meravigliosi difetti e che erano donne migliori di quello che potessi pensare mentre ci stavo insieme perchè in fondo ero l’elemento zoppicante della coppia.

Leonardo Pieraccioni

Se Son Rose… è un film realizzato in capitoli, ad incontri, con volti di donna che si alternano tra passato e presente. Un viaggio sentimentale nel tempo per raccontare come la noia, la litigiosità, il tradimento e il cambiamento possano corrompere anche la più rosea storia d’amore.

Essendo un lavoro autobiografico, il regista non ha trovato alcuna difficoltà nella scelta del nome del protagonista, LEONARDO.

La Trama

Leonardo è un cinquantenne fieramente single, giornalista di successo sul web e padre della bellissima quindicenne Yolanda (Mariasole Pollio), lascito del matrimonio naufragato con Fabiola (Claudia Pandolfi).

Yolanda assume il ruolo di sorella maggiore nei confronti di un padre capace solo di passare intere giornate a fare niente, e di nutrirsi di involtini di primavera. Lei pensa che probabilmente l’unica chiave di svolta possa essere quella di iniziare una relazione stabile per smetterla, una volta per tutte, di trovare ogni scusa per continuare ad essere un eterno Peter Pan.

Per metterlo di fronte ai suoi innumerevoli fallimenti in campo amoroso la figlia decide di mandare a tutte le ex del padre un sms: “Sono cambiato. Riproviamoci!“. E le sue ex nonostante le loro storie con Leonardo siano finite da tempo rispondono, TUTTE!

Il Commento

Giunto oramai alla sua tredicesima prova da regista, Leonardo Pieraccioni ha scelto di tornare a girare nella sua Toscana, selezionando accuratamente un cast tutto al femminile.

Il punto di forza di questo film sono i numerosi personaggi che, pur nella loro assurdità, rivelano angolazioni interessanti, anche perché sono affidati all’interpretazione di una galleria di attori competenti, fra cui Antonia Truppo (Fioretta), Gianluca Guidi (Fabio) e Gabriella Pession, quest’ultima capace di regalare tenerezza e tempi comici impeccabili al ruolo di Elettra sul quale si sarebbe potuta costruire un’intera commedia.

Ogni personaggio sembra avere avuto un ruolo chiave nella vita stessa del regista. Con la suora laica Benedetta (Caterina Murino), Pieraccioni descrive il lato noioso da fidanzato, mentre quello di sua moglie Fabiola (Claudia Pandolfi) cerca di portare in scena la sua immaturità emotiva.

Fra una battuta e l’altra si fa strada anche un velo di malinconia, una malinconia che ritroviamo – per esempio – nella sequenza con protagonista la fidanzatina del liceo Angelica (Michela Andreozzi). Nel film la ragazza a causa di una malattia mentale dimentica talvolta eventi del passato, una forzatura narrativa che sembra voler collegarsi indissolubilmente alla voglia del regista di non voler assolutamente scordare il suo di passato.

Se son rose…” è la somma di queste riflessioni, ed è un primo passo verso un cinema più radicato nella realtà e meno fiabesco, è una sorta di PRO – WOMEN con ben otto personaggi femminili di un certo spessore.

Un film, realizzato in collaborazione con Medusa Film, uscirà nelle sale il 29 Novembre 2018.



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