RoFF17: Recensione Armageddon Time, di James Gray

Tra i titoli presentati in Alice nella città, sezione e autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, c’è anche l’ultimo lungometraggio diretto da James Gray, Armageddon Time con Banks Repeta, Anne Hathaway e Anthony Hopkins. Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 2 marzo 2023.

Dopo averci portato nello spazio (Ad Astra) e nella giungla (The Lost City of Z), James Gray torna a New York per un coming of age dai contorni fortemente autobiografici e dall’afflato sorprendentemente politico.

Armageddon Time: sinossi

New York – anzi Queens – inizio anni ’80, in un’America sull’orlo dell’amministrazione Reagan.
Paul Graff (Banks Repeta) é un giovane ragazzo bianco di una famiglia ebrea della middle class newyorkese che sta attraversando un periodo difficile a scuola. Un luogo che lo pone di fronte alle iniquità di un sistema conservatore brutale e discriminatorio.

Solo Johnny (Jaylin Webb), uno dei pochi ragazzi neri della scuola con un retroterra familiare ben più disastrato del suo, sembra restituirgli un senso profondo di amicizia. I due ragazzi scoprono che le loro ribellioni si adattano bene l’una all’altra, fino al punto di un tragico disastro, in cui la sopravvivenza passa per qualcosa di scomodo, di crudele, di doloroso. Di egoistico.

Armageddon Time è un film immerso nella storia, negli anni ’80 della presidenza Reagan a metà tra l’ideologismo degli anni settanta e il capitalismo che inizia a imperversare l’America di quegli anni.

Paul (Banks Repeta) é un ragazzino dall’animo artistico che non si sente compreso dai suoi genitori che tentano di tenere a freno la sua vena creativa iscrivendolo ad una rigidissima scuola privata dove la creatività non è benvenuta. L’unico membro della sua famiglia che lo appoggia e lo incita a coltivare questo suo lato é il nonno, interpretato da Anthony Hopkins.

Il caso vuole che, con il suo carattere capriccioso e ribelle, diventa molto amico di Johnny (Jaylin Webb), un ragazzo nero. I due amici condividono sfide, punizioni, ma soprattutto si raccontano i loro sogni e aspirazioni, promettendosi di raggiungere insieme i rispettivi obiettivi: diventare un artista per Paul, entrare alla NASA per Johnny. Eppure i due, non hanno le stesse possibilità e, questa differenza verrà evidenziata maggiormente quando Paul, spingendosi oltre le sue capacità per difendersi, è costretto a tradire l’amico e vedrà con i suoi occhi che non subisce le stesse conseguenze di Johnny.

È un ragazzo fortunato, e proveranno a farglielo comprendere man mano che scopre l’antisemitismo che percorre la storia della sua famiglia e il razzismo verso la comunità cinese e nera di cui si macchiano i suoi genitori (Jeremy Strong e Anne Hathaway).

Con Armageddon Time, il regista James Gray porta in scena la storia della sua famiglia, denunciando l’ipocrisia di chi si crede migliore, di chi rinnega il razzismo e le ingiustizie fin quando non minacciano i propri privilegi.

L’unico che riesce ad avere un dialogo con Paul, è il nonno. Si confrontano, parlano di futuro ma anche id passato, e proprio del passato della sua famiglia che Paul deve imparare. Irving (Anthony Hopkins) gli fa notare quanto sia importante la memoria, soprattutto per loro che, hanno dovuto lasciare l’Europa durante le persecuzioni razziali (la bisnonna di Paul era un ebrea immigrata dall’Ucraina). Il nonno cerca di essere un mentore per Paul cercando di guidarlo per percorso accidentato e della vita che sa essere, talvolta sleale.

Armageddon Time si regge anche sull’amicizia tra Paul e Johnny, un legame leale nonostante la società la ostacoli. Il mondo intorno a loro sta cambiando, a poco a poco perderanno la loro innocenza infantile.

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Armageddon Time, regia di James Gray con Anne Hathaway, Jeremy Strong, Anthony Hopkins, Banks Repeta, Jaylin Webb, e Trovah Feldshush sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 2 marzo 2023 da Universal Pictures.