[Recensione] Slam – Tutto per una ragazza, il nuovo film di Andrea Molaioli

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Nick Hornby é tra gli scrittori britannici più amati, alcuni dei suoi romanzi come “Alta fedeltà” e “About a boy” hanno trovato una nuova vita sul grande schermo, e per la prima volta un regista italiano Andrea Molaioli si cimenta con l’adattamento di una sua storia “Tutto per una ragazza”.

Da Londra la storia si sposta a Roma, con ulteriori modifiche per adattare la narrazione al pubblico nostrano, ad aiutare il regista ci sono due abili sceneggiatori del panorama italiano come Francesco Bruni e Ludovica Rampoldi che hanno già scritto di adolescenti nei loro precedenti lavori.

Protagonista di “Slam – Tutto per una ragazza” é Sam (Ludovico Tersigni), 16enne con la passione per lo skateboard e l’obiettivo di diventare minimamente bravo quanto il suo idolo Tony Hawk, una sera conosce la bella e sfrontata Alice (Barbara Ramella) con cui ha una travolgente storia d’amore e passione. Sono giovani, impulsivi, il loro amore si consuma con la stessa velocità con cui perde il sapore una big babol, e proprio quando la loro relazione é arrivata al capolinea scoprono di aspettare un bambino.

Il loro futuro é segnato: Alice sembra aver trovato finalmente qualcosa che le dia una più duratura soddisfazione visto che l’era sempre stato difficile, Sam, invece, si ritrova “vittima” della maledizione della sua famiglia e ritrovarsi padre da adolescente.

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L.Marinelli (Valerio) e L.Tersigni (Samuele).
Foto di F.Zayed

Sin da piccolo si é sentito ripetere di aver rovinato la vita ai suoi genitori: Antonella (Jasmine Trinca) con un futuro da architetto interrotto dalla giovane gravidanza e che ripiega trasformandosi in pittrice di tessuti e Valerio (Luca Marinelli) un inquieto padre, allergico alle relazioni, tanto da preferire la separazione dalla famiglia sin da subito.

Non avendo ricevuto un chissà quale esempio é pur che comprensibile la paura e l’ansia che lo soffoca tra continui salti temporali dove vede il suo futuro da giovane ed impacciato padre, prova a modo suo a non perder la testa ricordandosi quali sono le sue responsabilità da genitore, compagno ed adolescente, cercando un continuo sostegno e conforto nelle parole del suo idolo Tony Hawk attraverso la lettura della sua autobiografia.

Il regista Andrea Molaioli per la prima volta si immerge nel mondo degli adolescenti, facendosi guidare dalla storia di Hornby ma sembra non aver approfondito abbastanza quella sfaccettata realtà, descritta con molta superficialità. Il mondo degli skaters viene rappresentato con molta approssimazione, come un aspetto di contorno, una passione che ha il protagonista che condivide con un amico fattone (Gianluca Broccatelli), una passione dall’aspetto libero e non convenzionale come quelli che prova di continuo Alice, infatti tra i due é sicuramente Sam ad avere le idee più precise su chi vuole essere e quale sarà il suo futuro, mentre la ragazza aleggia in uno status confusionario e mai del tutto chiarito.

L’azzeramento delle distanze tra generazioni é ben evidente nel rapporto madre-figlio merito anche una età giovane della genitrice che si rapporta all’adolescente come una figura confidenziale senza dimenticarsi del ruolo che riveste, mostrandogli tutto il supporto possibile qualunque sia la sua decisione mentre il padre, più verace, suggerisce la fuga come unica soluzione plausibile e coraggiosa.

In “Slam – Tutto per una ragazza” vi sono velati inserimenti di temi ben precisi ma mai affrontati correttamente, vi é il tentativo di descrivere una generazione attraverso una dimensione normale (e dignitosa) dove i ragazzi non appaiono come dei nullafacenti, ma preoccupati -mai abbastanza- per il futuro con il tentativo -franoso- di tener ben stretto il proprio presente. Il tutto viene descritto con una sottile ironia, così per evitare che gli argomenti diventino eccessivamente pesanti, anche perché così come avviene nella realtà anche le situazioni più drammatiche possono rivelarsi divertenti da uno sguardo esterno.

Il nostro parere: 6-

Pur tradendo la storia originale nel suo adattamento italiano, “Slam-Tutto per una ragazza” é una commedia che funziona a tratti, non convince totalmente. La superficialità con cui sono stati elaborati i personaggi rallenta l’andamento narrativo che ne giova esclusivamente per l’interpretazioni degli attori che compongono il cast, memorabile é Luca Marinelli che regala le scene più divertenti stemperando la tensione narrativa. Le intenzioni di realizzare un buon film ci sono velatamente, ma sembra che rimangano frenate dalla paura di esagerare o di sconvolgere il pubblico raccontando una storia “più vera”, basti pensare che il migliore amico del protagonista é nella realtà uno skater ma sulla scena si vede ben poco di quello che é, mostrando il luogo comune dell’amico fumato. Si ha la sensazione che di trovarsi sulla tavola da skate senza mai provar ad effettuare un 900 (il salto con due rotazioni e mezzo in aria), evitando di evolversi e migliorarsi lungo il tragitto.

“Slam- Tutto per una ragazza” di Andrea Molaioli prodotto da Indigo Film e Rai Cinema, é stato presentato nella scorsa edizione del Torino Film Festival ed uscirà nelle sale italiane dal 23 marzo, distribuito da Universal Pictures Italia.

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