[Recensione] Kong: Skull Island, il secondo capitolo del MonsterVerse

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Su questa Terra non siamo soli, e coloro che condividono il pianeta con noi miseri umani non sono alieni, ma mostri! Kong: Skull Island è il secondo capitolo del MonsterVerse (il primo era stato Godzilla nel 2014) diretto da Jordan Vogt-Roberts ed interpretato da un cast stellare composto da Tom Hiddleston, Brie Larson e Samuel L. Jackson.

Difficile non conoscere le origini narrative di King Kong, un mostro cinematografico su cui Hollywood ha costruito gran parte della propria cultura fantastica, nel corso degli anni infatti sono stati realizzati sequel, prequel, remake e reboot vari, tenendo però troppo spesso da parte la possibilità di inserire tale patrimonio della cinematografia mondiale in contesto narrativo molto più ampio, dove mostri come lui sono la vera attrazione e gli uomini spettatori inermi. Fortuna vuole che Legendary Pictures e Warner Bros hanno creato il MonsterVerse.

Alla regia di Kong: Skull Island c’è il quasi esordiente ad Hollywood Jordan Vogt-Roberts, un regista finora noto solo per la buona prova registica mostrata con la commedia giovanile The King of Summer, e questo non può essere considerato, purtroppo, un dettaglio trascurabile. Se da un lato la regia di Vogt-Roberts può essere considerata come una ventata di aria fresca in una Hollywood troppo ancorata a standard registici obsoleti, dall’altro l’inesperienza in un kolossal di queste dimensioni viene amplificata talvolta in maniera quasi esponenziale. Il lavoro di Vogt-Jordan svolto con Kong: Skull Island mostra al pubblico la grandezza dell’iconologia legata al mito di King Kong e lo fa in maniera quasi regale, gettando le basi per il MonsterVerse nel modo migliore, ma nello stesso tempo rasenta una quasi malsana gestione delle risorse “umane” a propria disposizione, troppo malconcia e approssimativa difatti la caratterizzazione di alcuni personaggi, nonostante questi siano interpretati da Signori della Hollywood che conta.

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Kong: Skull Island (Warner Bros)

L’universo narrativo del neo-nato MonsterVerse mostra potenzialità impressionanti, almeno dal punto di vista estetico e per questo del puro e semplice intrattenimento cinematografico, se con Godzilla abbiamo solo potuto sbirciare dallo spioncino, con Kong: Skull Island si riesce a capire quanto Legendary e Warner possano ritenersi soddisfatte per aver scovato questa “mostruosa” gallina dalle uova d’oro da sfruttare in maniera spregiudicata sotto ogni punto di vista …. ma occhio a non perdere di vista il vero obiettivo, ossia rimanere ancorati in standard qualitativi ragionevoli!!!

Nonostante il cast di Kong: Skull Island basi la propria forza su nomi di primissimo livello come Tom HiddlestonBrie LarsonSamuel L. Jackson, John C. Reilly e John Goodman, l’occasione di dare spessore ad una pellicola fortemente indirizzata sullo spettacolo delle immagini mostrate è da considerarsi mancata, l’incapacità del regista di creare personaggi degni di nota è lampante e in alcuni casi pregiudicante ai fini del risultato finale. Tom Hiddleston mostra solo in maniera parziale le proprie potenzialità da eroe senza macchia, Brie Larson, premio Oscar lo scorso anno, non buca lo schermo come dovrebbe, addirittura ingombranti le presenze di Samuel L. Jackson e John Goodman.

….. in fin dei conti poteva andare peggio!!!!

Il Verdetto 6.5


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