La Recensione di Justice League, il film diretto da Zack Snyder

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Abbiamo visto Justice League, il nuovo capitolo del DC Extended Universe diretto da Zack Snyder appena uscito nelle sale italiane. Questa è la nostra recensione della versione IMAX 3D.

Diretto da Zack Snyder, con Joss Whedon subentrato in fase di post-produzione, Justice League mette i più grandi eroi della Terra insieme per contrastare una minaccia terrificante proveniente da un altro pianeta. Batman e Wonder Woman portano a bordo del team di supereroi Flash, Cyborg e Aquaman. Il quintetto sarà sufficiente a battere il temibile Steppenwolf?

Il cast di Justice League è composto da Ben Affleck, Gal Gadot, Ezra Miller, Henry Cavill, Ray Fisher, Jason Momoa, J.K. Simmons, Amy Adams, Diane Lane, Ciaran Hinds e Jeremy Irons.

Il Nostro Parere.

L’immenso franchise DC Extended Universe riparte con Justice League mesi dopo il successo di critica e pubblico ottenuto da Wonder Woman, era lecito per questo sperare in un nuovo passo avanti, sia nella narrazione che nella qualità complessiva del prodotto. In questo articolo proveremo a spiegare perchè a deluso in parte le aspettative.

Partiamo da molto lontano, ovvero dall’abbandono di Zack Snyder, per problemi familiari durante la post-produzione, e del conseguente ingaggio di Joss Whedon. Le domande qui nascono spontanee: Quanto di Snyder c’è in Justice League? Quanto di Whedon? Ed ancora, conoscendo lo stile dei due registi, adrenalinico e cupo quello del primo, divertente ed improntato sulla narrazione quello del secondo, possono due stili così diversi fondersi armoniosamente per dare vita ad un prodotto di qualità? Beh, a nostro modesto parere la risposta a quest’ultima domanda non può che essere NO. Justice League, in effetti, manca di una vera identità registica. Il film, difatti, sembra presentare tratti stilistici di Snyder per una buona parte, e tratti di Whedon in altre, con il risultato di assistere spesso ad una sorta di Avengers ambientato nel DC Extended Universe. Non c’è dubbio che quello avuto per Justice League è un processo di produzione nato con tutti i migliori presupposti, ma finito nella totale confusione.

Con la regia che soffre di una mancanza di identità preoccupante, alla sceneggiatura va il merito di non far naufragare il film. Nonostante risulti quasi imbarazzante la volontà di tenersi buoni i lettori dei fumetti, con ammiccamenti quasi forzati all’universo DC Comics, il ritmo è incalzante, dettaglio da non trascurare. Le pur presenti “aree oscure” sono tenute a bada dall’ottima caratterizzazione dei singoli personaggi. A nostro avviso la sceneggiatura soffre quando mette in scene la cooperazione tra supereroi, ma eccelle nella costruzione delle singole storie. Nel particolare buca lo schermo la simpatia del Flash di Ezra Miller, così come appassiona la rudezza dell’Aquaman di Jason Momoa. La Wonder Woman di Gal Gadot è ancora straordinaria, non come il Batman di Ben Affleck, un triste passo indietro rispetto all’ottima impressione resa in Batman v Superman. Ma ciò che lascia realmente l’amaro in bocca è il modo con cui viene portato sul grande schermo il villain Steppenwolf. L’utilizzo massiccio di CGI, difatti, rende quasi fastidiosa la sua presenza, facendo rimpiagere l’orrenda visione del Doomsday di Batman v Superman.

Realizzazione di Steppenwolf a parte, la qualità espressa riguardo gli effetti visivi di Justice League è straordinaria. Gli scontri corpo a corpo, come sempre per i film di Snyder, sono da manuale, così come non hanno paragoni alcune delle sequenze più adrenaliniche ammirate nel corso della visione. Riguardo la colonna sonora e gli effetti sonori, non c’è da lamentarsi, rappresentano un valore aggiunto.

In conclusione reputiamo Justice League un ottimo prodotto d’intrattenimento, capace di impressionare per gli effetti visivi e l’utilizzo intelligente del cast. Nonostante ciò, si presenta incapace di sfruttare l’enorme potenziale narrativo a disposizione, è la confusione registica penalizza il risultato finale. Non è dato sapere quanto sia stato cambiato in post-produzione da Whedon, ma di certo il risultato finale avrebbe potuto essere migliore.

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