[Recensione] Indivisibili di Edoardo De Angelis: storia di una separazione dolorosa ma necessaria

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Dopo aver conquistato le platee della Mostra del Cinema di Venezia e del Toronto International Film Festival arriva nelle sale italiane “Indivisibili”, l’ultima opera di Edoardo De Angelis che mette risalto alla difficile ma necessaria decisione di una coppia di gemelle siamesi di separarsi.
indivisibiliDasy e Viola (Marianna ed Angela Fontana) sono due bellissime ragazze con una bellissima voce e questa loro abilità viene sfruttata dal padre (Massimiliano Rossi) che ne trae profitto facendole esibire ad ogni cerimonia del litorale campano, cantano alle prime comunioni, alle cerimonie di don Salvatore (Gianfranco Gallo) dove sono presentate come la dimostrazione miracolosa della Chiesa. Non sono ragazze come le altre, sono gemelle siamesi, unite l’una all’altra per il fianco, provano l’emozione che prova l’altra sorella, sono in apparenza indivisibili proprio come recita la loro hit, ma scopriranno grazie al professor Fasano (Peppe Servillo) che possono separarsi e ottenere una vita normale come le loro coetanee con un cellulare, un fidanzato e potrebbero ubriacarsi senza che l’altra soffra le conseguenze.

Dasy é stanca di cantare le canzoni cupi che scrive il padre, spinge la sorella Viola a convincersi che la separazione sia la soluzione migliore per loro, per potersi sentire libere di fare quello che vogliono, di poter provare le emozioni senza che si ripercuotano sull’altra sorella. Per potersi operare devono andare in Svizzera ma i soldi messi da parte dalla madre Titti (Antonia Truppo) sono svaniti nella sete di gioco del padre, perciò scappano, chiedono aiuto al manager di talenti Marco Ferreri (Gaetano Bruno) ma la loro fuga non va come ben speravano. Il ritrovarsi in gabbia, le costringerà a gesti estremi e dolorosi, utili solo per ottenere la definitiva libertà.

La storia scritta da Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis é carica di sofferenza, la stessa che serve alle sorelle per capire quale sia il loro obiettivo e raggiungerlo lottando, attraversando territori maltrattati come lo sono state loro, costrette a vivere come un fenomeno da circo.

indivisibiliCome delle degne eroiche Dasy e Viola intraprendono un viaggio, per nulla facile, dove incontreranno difficoltà che non avevano previsto ma questo non le fermerà anzi le caricherà maggiormente per voler uscire dal reality a cui sono costrette a vivere. Sarà un viaggio doloroso ma necessario affinché possano crescere e vivere la libertà che le spetta.

L’eccellente prova recitativa delle esordienti sorelle Fontana risalta per tutto il lungometraggio, costrette a sottoporsi a 5 ore di trucco e ad una protesi medica per poter diventare siamesi, fanno trasparire tutte la carica emotiva dei personaggi che interpretano, rendendoci partecipe della mancanza di indipendenza che poteva provare Dasy o Viola essendo costretta a rimanere attaccata all’altra, e con loro fanno il salto verso sull “Io” soffocato dal “Noi” cui erano costrette a vivere.

 

Il nostro parere: 8

Una fuga verso l’agognata e sofferta libertà caratterizzata da un percorso ad ostacoli dove chi era un alleato si dimostrerà essere un ulteriore barriera da superare, sovrastata dalle musiche di Enzo Avitabile e de I Bottari di Portico che evidenziano l’emotività delle gemelle.
De Angelis porta sullo schermo sul racconto realistico ed universale sulla conquista della propria indipendenza, sudata, ed ostacolata da chi pensa di far del bene ma in realtà si arricchisce noncurante delle ferite che lascia.

“Indivisibili” di Edoardo De Angelis con Angela e Marianna Fontana sarà visibile nelle nostre sale dal 29 settembre, distribuito da Medusa Film in 150 copie.


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