Recensione della seconda stagione di The Handmaid’s Tale

Questa è la recensione della seconda stagione di The Handmaid’s Tale, la serie tv prodotta da Hulu e presentata in Italia su TIMVISION.

La Serie

The Handmaid’s Tale è una serie creata da Bruce Miller, e basata sul romanzo distopico del 1985 Il racconto dell’ancella, dell’autrice canadese Margaret Atwood. Nel cast della seconda stagione Elisabeth Moss, Max Minghella, Yvonne StrahovskiJoseph Fiennes.

Difred e le altre ancelle sono riuscite a non far uccidere una loro compagna, ma le conseguenze delle loro azioni avranno ripercussioni forti. Intanto la gravidanza di Difred procede e la data del parto si avvicina…

La Recensione

Lo showrunner Bruce Miller continua la storia distopica del mondo frantumato di The Handmaid’s Tale, sviluppando il racconto laddove il romanzo di Margaret Atwood terminava creando, quindi, una seconda stagione totalmente inedita.

I temi di questa seconda stagione sono gli stessi: lo sfruttamento della donna, il bigottismo religioso, l’amore come elemento di salvezza contro la dittatura, e l’importanza della maternità – soprattutto quella biologica – questa volta però con l’aggiunta di un occhio critico nei confronti del governo Trump, con riferimenti molto chiari al movimento MeToo.

Elencati così i temi trattati risultano banalizzati, ma l’intelligenza della scrittura, e l’incisività di una sceneggiatura perfetta, permettono agli autori di sviluppare ogni singolo argomento con acume e originalità. L’aumento del numero degli episodi, passati da 10 a 13, non diminuisce la qualità, confermando The Handmaid’s Tale come una delle serie tv più belle e innovative degli ultimi anni.

Il primo episodio è particolarmente forte, e alcune scene rasentano quasi il sottogenere torture porn, per fortuna il resto della serie risulta più appetibile. A nostro avviso sono numerosi gli episodi memorabili: dal viaggio in Canada, alla fuga di Difred, fino allo straziante ed emozionante finale.

Il cast è, come nella stagione precedente, di altissimo livello. Elisabeth Moss, Joseph Fiennes, Yvonne Strahovski e tutto il cast di contorno meritano un plauso, e magari qualche premio in più. A non convincere, invece, il cameo di Marisa Tomei, passato veloce e quasi indolore.


Se cercate colpi di scena, grandissima recitazione, ottima scrittura e un prodotta che possa far riflettere, The Handmaid’s Tale è la vostra serie tv.


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