Recensione Code 8, il film con Robbie e Stephen Amell

Code 8 Film recensione

Abbiamo visto Code 8, film diretto da Jeff Chan, prodotto ed interpretato da Stephen e Robbie Amell. Questa è la recensione.

Nel cast Sung Kang, Aaron Abrams, oltre agli stessi Robbie e Stephen Amell. Ricordiamo che il film è stato tratto dall’omonimo corto già oggetto di un nostro vecchio articolo.

La storia è ambientata in una Lincoln City del futuro, dove il 4% della popolazione è dotata di superpoteri. Purtroppo questa esigua minoranza è contrastata, con l’ausilio di automi, da una polizia particolarmente violenta e ben addestrata.

COMMENTO

Code 8, realizzato attraverso una lunga campagna di crowdfunding, è un film di fantascienza che, diciamolo subito, utilizza cliché più volte usati. Il background narrativo utilizza la classica minoranza ghettizzata, segregata e discriminata per dare vita ad un thriller che descrive in parte alcune preoccupazioni “reali” vigenti nella società moderna. Paure e tensioni sociali, nel film di Chan, danno vita a una violenza spesso gratuita, dove una criminalità organizzata e senza scrupoli trova facilmente manovalanza.

Che possa chiamarsi mutante, appartenere a etnie diverse, o provenire da pianeti lontani, il “diverso” genera paure ed è spesso vittima di discriminazioni, elementi questi soventemente usati nella costruzione di trame per produzioni catalogabili sci fi. Ne abbiamo esempi noti come la saga cinematografica della Marvel dedicata agli X-Men e la serie TV NBC Heroes, andata in onda per 4 stagioni dal 2006 al 2010.

A parte le suddette atmosfere di déjà vu che lo spettatore, immancabilmente, incontrerà durante la visione, ed un budget assolutamente limitato, Code 8 però scorre in maniera lineare e gradevole. Buone e ben gestite sono le diverse scene di azione.

Gli effetti speciali, anche se non sensazionali e usati con moderazione, appaiono realizzati con cura. La recitazione è discreta e la regia appare abbastanza puntuale, anche se si concentra troppo, a nostro parere, sul protagonista assoluto, “tralasciando” ed “emarginando” dal focus della narrazione, a volte in maniera eccessiva, i vari personaggi secondari.

A nostro avviso Code 8 risulta essere un buon prodotto indie, confezionato con cura e gusto, e capace di regalare una solida e onesta storia di fantascienza a sfondo, in qualche modo specchio del nostro presente.

Poco originale, ma assolutamente gradevole.

Classificazione: 3 su 5.

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