Outer Range, recensione della serie sci-fi su Prime Video

Su Prime Video è presente la prima stagione di Outer Range, la serie Sci-Fi dalla connotazione western con protagonista un cinico e spietato Josh Brolin. Questa la recensione.

Royal Abbott (Josh Brolin) è un allevatore del Wyoming che passa la vita a lottare per la sua terra e per la sua famiglia. Roy è a conoscenza di un misterioso buco che si trova all’interno del loro pascolo. L’umore di Roy sembra peggiorare dopo l’arrivo di Autumn (Imogen Poots), una vagabonda che sembra avere un legame con il ranch degli Abbott. La famiglia Abbott ha da poco dovuto fare i conti con la scomparsa della nuora di Roy, Rebecca, e nuove ombre si affacciano all’orizzonte con Wayne Tillerson (Will Patton) che cerca di impossessarsi della loro terra.

IL COMMENTO

Outer Range si basa su una storia fantascientifica ambientata in Wyoming oppure si tratta di un Western crudo in cui il soprannaturale e l’ignoto sono solo il pretesto per raccontare le vicende di una comunità di confine con i propri vizi e le proprie debolezze? A nostro avviso la serie rientra più nella seconda categoria rivelandosi, di fatto, uno spaccato convincente della vita di confine. Magistrale, a tal proposito, la fotografia che, con toni caldi ed un formato video di taglio cinematografico, rende la visione un’esperienza immersiva di prim’ordine.

Sempre al limite del grottesco, Outer Range nel corso della stagione affronta temi quali il bigottismo religioso, l’accettazione del diverso, e la paura dell’ignoto, e lo fa con uno stile unico ed interessante, grazie anche al buon lavoro svolto dai quattro registi (Alonso Ruizpalacios, Jennifer Getzinger, Amy Seimetz e Lawrence Trilling) che si alternano di due episodi in due episodi dando l’idea che ci sia un’unica mano a dirigere l’intera stagione.

La storia alla base della sceneggiatura è interessante e gli attori riescono a trasferire emozioni e frustrazioni anche con un semplice sguardo. Detto ciò, è bene sottolineare che Outer Range si accompagna spesso attraverso passaggi narrativi estremamente cadenzati, i quali rischiano il più delle volte di sfiancare l’attenzione dello spettatore medio, andando infine ad incidere negativamente su una sceneggiatura ben strutturata.

Il cast è di primissimo livello: al fianco di un Josh Brolin in grande spolvero è possibile apprezzare le performance recitative di Imogen Poots che da vita ad un personaggio ambiguo che farà da leitmotiv alle vicende degli Abbott, senza mai prenderne parte in modo palese. La Poots, famosa per il film 28 Settimane Dopo, traccia, episodio dopo episodio, un personaggio di rara bellezza espressiva.

Il finale di stagione, drammatico e disarmante, porta la firma dell’esperto “Trilling” (Roswell, Parenthood, Alias) e funge da trampolino al proseguo delle vicende degli Abbot che, per quanto dipanate, hanno bisogno di essere ulteriormente analizzate. Farsi coinvolgere dalle atmosfere e dalle storie di Outer Range, cercando di dare fiducia al prodotto nonostante alcuni momenti lenti e didascalici sono, a nostro avviso, il modo migliore per apprezzare una serie che al momento non sembra avere eguali sul mercato.

Ci sarà una seconda stagione? Beh, non resta che attendere nuovi aggiornamenti a riguardo. La prima stagione di Outer Range è attualmente presente su Prime Video.

Outer Range (Prima Stagione)
outer range recensione commento

Data di creazione: 2022-05-23 00:48

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