La fiera delle illusioni – Nightmare Alley, recensione del film di Guillermo Del Toro

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è il film di Guillermo Del Toro prodotto e distribuito da Searchlight Pictures con protagonisti Bradley Cooper, Cate Blanchett, Rooney Mara, Toni Collette e Willem Dafoe reso disponibile in streaming su Disney+ dal 16 marzo dopo essere stato distribuito nelle sale il 27 gennaio.

Stati Uniti, 1939. Stan Carlisle, dopo aver bruciato un cadavere e la propria casa, finisce per trovare lavoro presso un infimo circo itinerante gestito dal cinico Clem che tiene sotto il suo giogo un uomo-bestia usato come attrazione. Qui, grazie alle proprie doti, collaborerà con la chiaroveggente Zeena e il marito alcolizzato Pete a un numero di mentalismo. Imparati i trucchi del mestiere, dopo qualche tempo Stan decide di andarsene insieme alla giovane Molly, che contraccambia il suo amore, in cerca di una nuova vita e di denaro. Due anni dopo, Stan e Molly sono a Buffalo dove hanno elaborato un numero di mentalismo per la ricca élite della città. L’incontro con la psicologa Leslie Ritter, che ha assistito a un loro spettacolo, farà conoscere Stan al facoltoso giudice Kimball che ha perso il figlio morto in guerra e convinto che Stan sia davvero in possesso di poteri in grado di connetterlo all’aldilà. Ma presto la situazione si fa sempre più complessa e per Stan mettere in atto i propri trucchi sarà sempre più difficile, oltre che pericoloso.

Realizzando un remake di Nightmare Alley del 1947 diretto da Edmund Goulding, a sua volta tratto dal romanzo di William Lindsey Gresham scritto l’anno precedente, Guillermo Del Toro abbandona i territori dell’horror e del gotico a cui ci aveva abituati per raccontare la storia di un uomo alla ricerca del Sogno Americano ma destinato, invece, a finire in un incubo senza via d’uscita (non per questo il titolo originale è Nightmare Alley, letteralmente “vicolo da incubo”).

Quella mostrata nel film, infatti, è un’America che ha perso la propria innocenza e moralità (ammesso che le abbia mai avute), in balìa della Grande Depressione, priva di coordinate geografiche e in cui il sole sembra essersi definitivamente spento. In questo senso, la fotografia di Dan Laustsen esalta i toni marroni e grigi per descrivere un mondo in cui il cinismo e la fame di soldi sembra abbiano preso il sopravvento.

Ed è in questo mondo che si aggira Stan, uomo dal passato oscuro che sembra tormentarlo; all’inizio lo vediamo seppellire un cadavere e dare fuoco alla casa, e solo alla fine sapremo il motivo del suo gesto. La ricerca del Sogno Americano, però, si scontra con il cinismo che lo spinge a imbrogliare le persone che sono solo alla ricerca di redenzione, perdono o pace. Del Toro costringe così lo spettatore a identificarsi con il protagonista che non fa nulla per rendersi simpatico, ma che proprio per questo fa emergere quesiti morali (fin dove ci si può spingere per ottenere ciò che si vuole? è umanamente possibile imbrogliare persone che hanno sofferto?) con forza e lucidità.

Come se, dopo aver dimostrato che nell’America della Guerra Fredda un essere umano possa innamorarsi di un essere che è altro da noi (La forma dell’acqua), con La fiera delle illusioni – Nightmare Alley Del Toro ci dicesse che nell’America della Grande Depressione, l’uomo che anela a trovare il proprio posto nel mondo – “e tutto quello che contiene”, dice Stan a Molly quando lasciano il luna park – è destinato a trasformarsi in una bestia assetata di soldi. E il passaggio da uomo a uomo-bestia è più labile e sottile di quanto si possa immaginare – non a caso le prime parole pronunciate nel film da Stan sono rivolte all’uomo-bestia – così come labile e sottile è il confine che separa l’illusione (il trucco) dalla realtà (verità) che Stan sembra padroneggiare con disinvoltura ma che alla fine gli serberanno più di una sorpresa.

Il tutto è detto egregiamente, ma con uno stile fin troppo freddo e calcolato, come se Del Toro si fosse più preoccupato di far arrivare il messaggio al pubblico e avesse lasciato la storia in secondo piano. Tant’è che per seguirla ci vuole una certa pazienza (soprattutto nella prima parte in cui non accade nulla), ma poi il film si alza e approda a un finale da pelle d’oca. Merito anche di un cast completamente in parte su cui svetta un bravissimo Bradley Cooper.

La Fiera delle Illusioni – Nightmare Alley è attualmente disponibile sulla piattaforma Disney+.


La Fiera delle Illusioni - Nightmare Alley
nightmare alley film recensione

Regista: Guillermo Del Toro

Data di creazione: 2022-03-19 18:47

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