Lucky Red ha portato nelle sale italiane, Nella tana dei Lupi 2: Pantera, sequel dell’action movie ad alto tasso adrenalinico, vede il ritorno del detective “Big Nick” O’Brien (Gerald Butler) e del ladro fuoriclasse Donnie Wilson (O’Shea Jackson Jr.).
Il film è stato diretto da Christian Gudegast. Nel cast spiccano i nomi di Gerard Butler, O’Shea Jackson Jr. e Meadow Williams. Tra le nuove entrate: Michael Bisping, Salvatore Esposito, Orli Shuka, Evin Ahmad, Cristian Solimeno, Nazmiye Oral, Yasen Zates Atour, Giuseppe Schillaci, Dino Kelly, Rico Verhoeven, Velibor Topic e Antonio Bustorff.
Curtis “50 Cent” Jackson, copre il ruolo di produttore. Tucker Tooley, Alan Siegel e Butler hanno prodotto la pellicola con la Diamond Film Productions. Williams, Swen Temmel e Glenn Feig sono i produttori esecutivi.
Nella tana dei lupi 2 | il trailer italiano
Big Nick è di nuovo a caccia in Europa e si sta avvicinando a Donnie, che si trova invischiato nell’infido mondo dei ladri di diamanti e della famigerata mafia dei Panther, mentre progettano un’imponente rapina alla più grande Borsa dei Diamanti del mondo.

Una rapina, un piano minuzioso definito in ogni singolo particolare, l’aeroporto di Anversa, sono questi i dettagli che fanno da cornice ai primi cinque minuti del nuovo capitolo di Christian Gudegast che torna sul grande schermo con una storia diversa, dinamica, più avvincente, elegante secondo alcuni punti di vista: nessuno sparo nella chiusura della prima scena.
Nella tana dei lupi 2 è un secondo capitolo che vede un approccio diverso rispetto al suo predecessore, un film d’azione molto ruvido, dove il suo baricentro principale è composto da forza e aggressività. Al secondogenito è stata impartita un’educazione diversa, una forza meno presente ma più delicata che s’intravede all’interno del poliziotto Big Nick che questa volta non decide di arrestare i cattivi, ma diventarne quasi amico cosi da instaurare un rapporto di fiducia tra poliziotto e criminale che omaggia in maniera indiretta il legame di Al Pacino e Robert De Niro nel film Heat, abbandonando così quel contrasto psicologico e carismatico che caratterizzava Gerard Butler e Pablo Schreiber.
La sceneggiatura non ha nessun marchio di fabbrica, quella di Nella tana dei lupi 2, di fatto, segue le direttive narrative più conosciute per descrivere un piano di rapina e la sua relativa esecuzione in modo apparentemente semplice ma nello stesso tempo descrivono la complessità del furto che si vuole compiere.
Le inquadrature sono semplici e fluide, nessun cambio di scena repentino, nessun azzardo cinematografico, tutto costruito in maniera singolare che segue una perfetta linea retta, come la costruzione del piano, basato sull’intelligenza di una strepitosa Evin Ahmad, che da potere al suo matriarcato guidando una banda di uomini forzuti uniti dall’unico desiderio di arricchirsi, assicurandosi la fama per il più grande colpo della storia.
In Nella Tana dei Lupi 2 la dose di empatia raccontata tramite la narrazione è molto raffinata, ma questo rimarca la scelta e la volontà di Christian Gudegast di raccontare una storia emotivamente più rilassata, seguendo gli elementi del buddy movie, merito anche del rapporto tra i due protagonisti che conferisce a questo secondo episodio una narrazione con più sfumature che prepara le basi anche per un terzo episodio.
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