La recensione del sesto episodio di The Orville 2

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Questa sera è andato in onda Gli algoritmi dell’amore, il sesto episodio della seconda stagione di The Orville. Questo il nostro commento.

Per puro caso questa sesta puntata è andata in onda il 14 febbraio, giorno dedicato alla celebrazione dell’amore, ma a guardare gli eventi narrati al suo interno, Gli algoritmi dell’amore non poteva cadere in un giorno migliore.

MacFarlane ci ha abituato ad una suddivisione in diverse sottotrame di molti degli episodi dello show, ed anche questo capitolo non sfugge a questa “quasi regola”. Il focus narrativo dell’episodio in questione verte verso il rapporto sentimentale crescente tra Isaac e Claire, ciononostante MacFarlane prova piacere ad intervellare tali eventi alle divertenti vicende dell’onnipresente Bortus, qui alle prese con i suoi “nuovi baffi”. La regia tratta sapientemente questo rapporto atipico in maniera delicata, intima e a tratti sofferta, non scadendo mai nel banale e nel ridicolo.

A tal proposito, è giusto ricordare che storicamente il rapporto Uomo/Macchina è stato spesso utilizzato in produzioni cinematografiche, lo abbiamo per esempio visto un Ex Machina, il film del 2015 scritto e diretto da Alex Garland, ma anche – e soprattutto – in Star Trek: TNG, in cui Data andava in in crisi dopo l’impianto nel suo “cervello” del “Chip Emozionale”. Del resto rimane una tendenza umana, voler creare macchine capaci di superare i freddi e logici schemi di un circuito elettronico, che possano pensare autonomamente, prendere coscienza della propria esistenza e, perché no, anche amare e provare sentimenti umani.

In conclusione, l’episodio risulta gradevole, ben scritto, e dai contorni leggeri. Inoltre si discosta molto dai precedenti 3 episodi, a tratti drammatici ed intrisi di buone scene di azione.


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