Il kolossal La Passione di Cristo avrà molto probabilmente il suo sequel, ma a quanto pare gli appassionati dovranno attendere un bel po’ di tempo.
A distanza di qualche anno dalle ultime dichiarazioni dei diretti interessati (Randall Wallace, Mel Gibson e Jim Caviezel), il regista/attore Mel Gibson è intervenuto sull’argomento in occasione del podcast di Joe Rogan questo giovedì (via the Hollywood Reporter).
In sostanza il regista ha confermato che il titolo sarà “The Resurrection of the Christ” (La Resurrezione di Cristo), e che le riprese dovrebbero partire nel corso del 2026. “Spero [di iniziare le riprese] l’anno prossimo. C’è molto da fare perché [la sceneggiatura] è un viaggio acido. Non ho mai letto niente del genere. Ci sono delle cose folli. Per raccontare la storia in modo appropriato, devi iniziare con la caduta degli angeli. Sei in un altro regno. Devi andare all’Inferno. Devi andare allo Sheol.”
In un’altra risposta di Gibson si è evinto inoltre che buona parte del sequel di La Passione di Cristo possa essere ambientato all’inferno, e possa avere Satana come antagonista: “Devi avere la sua origine [Satana]. Ho delle idee su come farlo e su come evocare le cose per rappresentarlo. Ci ho pensato a lungo. Richiederà molta pianificazione. Non sono sicuro di potercela fare. È super ambizioso, ma ci proverò… Si tratta di cercare di trovare un modo che non sia banale o ovvio. È quasi come un trucco di magia. [La storia] va dalla caduta degli angeli alla morte dell’ultimo apostolo.”
Sulla riconferma di Jim Caviezel come interprete di Gesù, il regista non sembra avere dubbi, solo che ha ammesso che si potrebbe dover ricorrere ad un leggero ritocco in CGI per “mantenere l’attore giovane”; a tal proposito va considerato che dal primo film sono passati due decenni, mentre la narrazione di La Resurrezione di Cristo presuppone che siano passati solo tre giorni.
A quanto pare, la strada che potrebbe portare La Resurrezione di Cristo al cinema sembra ancora abbastanza lunga, ma le parole di Mel Gibson non possono che portare speranza, e soprattutto tanta curiosità. A noi non resta che attendere nuovi dettagli.
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