La Disney vuole investire in Sicilia, in arrivo un nuovo parco?

disneyland sicilia

La notizia di questi giorni è sicuramente che il gruppo Disney, probabilmente il gruppo dell’entertainment più forte attualmente sul mercato, vorrebbe aprire un parco a tema in terra siciliana.

Secondo i primi dettagli emersi in rete pare che la Regione Sicilia sia in trattative con i vertici del colosso del divertimento per parlare di una sinergia di interessi. E non sarebbe neppure la prima volta: difatti, in passato, vi erano già stati una serie di incontri che, però, non avevano portato a nulla di concreto.

Alcuni anni fa, il gruppo Disney pare fosse interessato all’apertura di un nuovo parco divertimenti nella zona di Termini Imerese, a una trentina di chilometri da Palermo. La proposta era supportata già da alcune sostanziose cifre, circa 750 milioni di euro solo per la fase iniziale. Poi, improvvisamente, calò il sipario su questa vicenda, benchè il sindaco di allora di Termini Imerese, Jay Visconti, confermò l’incontro.

Adesso pare che qualcosa si sta muovendo di nuovo: durante il forum tenuto dall’Agenzia Italpress, l’assessore all’economia della regione Sicilia, Gaetano Armao, ha parlato di un nuovo contato con la Walt Disney Company, che dovrebbe tenersi i primi giorni di maggio e ha specificato che la Regione Sicilia sarebbe disponibile a riaprire le trattative.

In realtà, dopo gli entusiasmi iniziali nell’immaginarci tutti col cappellino di Topolino sotto il sole siciliano, molti analisti hanno raffreddato la notizia, ricordando a tutti che le attività della Walt Disney Company oramai sono molto diversificate, si va dai parchi di divertimento, alle SPA in Resort a tema, fino ad arrivare alle crociere che potrebbero trovare nella Sicilia un nuovo porto di partenza.

Questo scenario sarebbe più credibile rispetto alla notizia iniziale soprattutto se si riflette sulle enormi difficoltà che ha avuto il parco francese a decollare, con milioni di debiti iniziali e hotels vuoti, dimostrando chiaramente che noi europei non siamo così responsivi ai parchi Disney come gli americani o, soprattutto, gli asiatici. In ogni caso, staremo a vedere, le sorprese sono dietro l’angolo.

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