Abbiamo visto Captain America: Brave New World, il primo dei tre film Marvel in arrivo nel corso del 2025. Questa è la nostra recensione.
Il nuovo film Marvel dedicato al celebre supereroe Captain America, il primo senza lo Steve Rogers di Chris Evans, è stato diretto da Julius Onah, con un cast formato da Anthony Mackie, Harrison Ford, Danny Ramirez, Tim Blake Nelson e tanti altri volti più o meno noti dell’MCU.
In Brave New World, il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Thaddeus Ross (Harrison Ford) deve fare i conti con un passato alquanto difficile, e nel farlo cerca di sfruttare il rivoluzionario metallo Adamantio, fuoriuscito dalle viscere della Terra assieme al Celestiale Tiamut, per fermare la minaccia di una guerra commerciale mondiale. Intanto, Sam Wilson (Anthony Mackie) deve fare i conti con gli onori – e gli oneri – legati al titolo di Captain America. I due personaggi dovranno superare le loro divergenze per fermare un’escalation di crimine che cerca di sovvertire l’ordine naturale mondiale.
Captain America: Brave New World | Il Commento
Ubriacati dall’esuberanza eccessiva del Mercenario Chiacchierone in Deadpool & Wolverine, per i fan del Marvel Cinematic Universe con Brave New World sembrava lecito aspettarsi un cambio importante di direzione dopo anni di prodotti – film e serie tv – privi di quel mordente che ha contraddistinto la fortunata “Saga dell’infinito“. Ma dal risultato finale, sembra palese che questa attesa dovrà essere prolungata almeno film al prossimo maggio, mese in cui esordirà nelle sale Thunderbolts*.
Cosa non ha funzionato in Captain America: Brave New World?
Partiamo dal presupposto che questo film è arrivato nelle sale dopo una complessa “a dir poco” fase di post-produzione, tra riscritture della sceneggiatura, nuove sessioni di riprese, re-casting vari e tagli importanti in cabina di montaggio nei riguardi di personaggi che, a nostro avviso, avrebbero meritato maggior spazio. Questo rende palese che le difficoltà oggettive affrontate dal regista Julius Onah sono state tante, e non di facile risoluzione.
Captain America: Brave New World può essere considerato, a tal proposito, figlio di scelte sbagliate, talvolta eccessive, che hanno portato Kevin Feige e company a ridimensionare un progetto nato sotto tutti i migliori presupposti, ma trasformato per convenienza in un semplice e puro prodotto di intrattenimento senza troppe pretese per fan e non solo.
Il film di Onah, in effetti, porta in dote tutti i principali difetti di un franchise – il Marvel Cinematic Universe – oramai privo di quella potenza narrativa che ha ammaliato la critica per anni, ma anche orfano di quei personaggi carismatici che hanno accompagnato il pubblico sin dal lontano 2008, anno in cui approdava nelle sale quel “L’incredibile Hulk” che, guarda caso fa da base narrativa – in maniera forse ridontante – per gli eventi che caratterizzano Brave New World.
Captain America: Brave New World è comunque un film da vedere!
Nonostante i tanti – troppi – punti oscuri legati alla sceneggiatura, Brave New World resta comunque un prodotto adatto ad un pubblico in cerca di semplice e puro intrattenimento. Se nel primo atto, infatti, il focus narrativo è maggiormente incentrato su dinamiche geopolitiche in pieno stile The Winter Soldier, l’ultimo atto presenta il vero e proprio punto di forza, tra combattimenti in volo ed uno scontro senza esclusioni di colpi tra il Cap “Sam Wilson” e l’Hulk Rosso dell’inconsapevole presidente Ross. Il tutto accompagnato dal solito spessore artistico dei tecnici degli effetti visivi di casa Marvel.
Un altro punto di forza è infine rappresentato dal cast, o almeno dai membri del cast che non hanno ricevuto “tagli” nel montaggio finale (Giancarlo Esposito e Shira Haas per fare qualche esempio). A tal proposito, viene da pensare all’ottimo dinamismo dimostrato da Anthony Mackie che, nonostante non possa ambire a sostituire nei cuori dei fan Chris Evans, è riuscito comunque a districarsi nella costruzione di un personaggio carismatico, e per nulla semplice. Ma anche a quell’Harrison Ford che, a dispetto degli 82 anni suonati, resta un pilastro della recitazione: il suo Ross è di fatto perfetto sia nella caratterizzazione che nella messa in scena.
Captain America: Brave New World | In Conclusione
Se cercate il film capace di risollevare il Marvel Cinematic Universe dopo anni di buio narrativo, beh vi toccherà attendere il prossimo capitolo (Thunderbolts*). Se, invece, il vostro obiettivo è passare meno di due ore di puro intrattenimento senza grosse pretese, beh, avete trovato il vostro film.
Brave New World poteva rappresentare un punto di svolta nell’MCU, ma si è limitato a tenere alta l’attenzione dei fan in vista dei prossimi capitoli. Peccato!
Captain America: Brave New World | Recensione del Film

Regista: Julius Onah
Data di creazione: 2025-02-15 23:05
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