Robbie Williams è una delle più grandi popstar internazionali, in Better Man si mette a nudo e si racconta attraverso le sembianze di una scimmia. Il biopic è stato distribuito nelle sale italiane il 1 gennaio 2025, da Lucky Red.
Better Man è scritto, prodotto e diretto da Michael Gracey (The Greatest Showman, 2017) e racconta la vita della pop star britannica dai primi passi con i Take That al successo da solista senza dimenticare tuttociò che ha caratterizzato la sua bizzarra vita tra droghe e istinti suicidi.
Perché in Better Man la popstar Robbie Williams è una scimmia e gli altri personaggi sono interpretati da attori in carne ed ossa? La risposta è molto semplice e riconducibile ad alcune dichiarazioni che lo stesso artista ha fatto nel corso degli anni, in cui ha ammesso di essersi sentito sempre come una scimmia che si esibisce, sin da quando era un ragazzino e doveva dimostrare al padre di avere quel “it factor”.
Ad oggi Robbie Williams è considerato l’artista solista di maggior successo nel Regno Unito, tra i suoi brani più conosciuti: Angel, Rock DJ, Millenium, She’s the One, solo per citarne alcuni. I brani sono stati inseriti nel film per rappresentare momenti particolarmente significativi della vita del cantante, non unicamente i successi ma soprattutto le cadute, i momenti più bui.
Robbie Williams non ha mai nascosto di aver sofferto di depressione, di aver avuto problemi di autostima e di aver avuto problemi di dipendenza dall’alcol e da sostanze stupefacenti che in più di un’occasione lo hanno trascinato a fondo, mettendo a rischio la sua carriera.
Il cinema ha sempre attinto dalla vita dei personaggi famosi per raccontare grandi storie da portare sul grande schermo. Questa operazione accontenta sia la voglia dell’artista di raccontare se stesso, il suo percorso, e svelare ai suoi fan e detrattori che dietro l’uomo di successo c’è tanto. Questa strategia l’abbiamo già vista con i biopic su Amy Winehouse ed Elton John per esempio.
Ma cos’ha di diverso Better Man, che voi siate stati o no fan di Robbie Williams? È un biopic sincero, o meglio cerca di esserlo, a partire dalle prime battute: “Chi è Robbie Williams? Un narcisista. Una faccia da schiaffi. Un coglione spocchioso”. Una frase che risuona nella mente della pop star sin da quando era un ragazzino con un sogno e ha continuato a riecheggiare anche quando era sul vertice delle classifiche.
Better Man ci mostra un Robbie Williams che si è sempre sentito inadeguato nella sua interpretazione da star internazionale. È sua la decisione di lasciare la band, intraprendere una carriera solista, tornare in tour con la storica boy band e, infine lasciarla nuovamente.
La visione di Better Man ci mette difronte ad una sensazione intima che, probabilmente avremo vissuto almeno una volta nella nostra vita, quel sentirsi inadeguati all’interno di un gruppo, avere la percezione di essere la pecora nera all’interno di una comunità.
Le canzoni, tessitura sonora del film, non seguono l’ordine cronologico di pubblicazione ma il flusso emotivo del suo protagonista diventando narrativamente funzionali come Angels che fa rivivere la perdita della nonna, o Better Man che riporta in scena il periodo più oscuro della vita del cantante quando ha pensato al suicidio.
Robbie Williams si mette a nudo, smonta se stesso e fa parlare il suo alter ego “meno evoluto” dagli occhi vispi e ha vissuto l’opportunità di salire sul palco e diventare qualcuno tra esagerazioni e autoriflessione.
Better Man | Recensione del biopic su Robbie Williams

Regista: Michael Gracey
Data di creazione: 2025-03-01 11:44
3.5
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