Ballo Ballo, recensione del musical omaggio a Raffaella Carrà

Ballo Ballo film recensione

Ballo Ballo (titolo orginiale Explota Explota) è una commedia musicale italo-spagnola del 2020 diretta da Nacho Álvarez prodotta da RTVE, RAI Cinema, Tornasol Films, El Sustituto Producciones AIE e Indigo Film. Questa è la recensione.

Il film si ispira alle canzoni della showgirl italiana Raffaella Carrà, fil rouge per la narrazione ambientata nella Spagna degli anni 70, anni controversi per gli show televisivi spagnoli, vittime della spietata censura del regime fanchista.

Maria (Ingrid García-Jonsson) é una ragazza spagnola che, dopo aver abbandonato il suo fidanzato Massimiliano (Giuseppe Maggi) sull’altare a Roma, fugge con addosso il suo abito da sposa sul primo volo per Madrid, sua terra natìa. A Madrid incontra Amparo (Verónica Echegui), hostess di terra all’aeroporto dallo spirito libero che l’accoglie a casa sua e la fa lavorare con lei in aeroporto. Un giorno, per riconsegnare una valigia smarrita da un intrigante passeggero di nome Pablo (Fernando Guallar) si ritrova all’interno degli studi televisivi della RTVE, sede delle riprese del suo show preferito “Las noches de Rosa”.

Durante una pausa del corpo di ballo, la ragazza ricrea la coreografia delle rosellline e viene notata dal regista dello show. Da quel giorno la vita di Maria cambia, diventa una delle ragazze del corpo di ballo del suo programma tv preferito, si innamora di Pablo ma, ben presto scopre che la sua felicità amorosa e lavorativa non possono proseguire in parallelo. Pablo, é il figlio del censore della rete televisiva, Celedonio (Pedro Casablanc), un ferreo uomo franchista, avverso agli insistenti cambiamenti del mondo dello spettacolo. Il controllo della misura delle gonne, delle scollature, sono solo alcune delle rigide regole del buon costume dettate dalla censura franchista con cui Maria deve fare i conti. La ragazza non sa, che grazie a lei, molto presto queste regole verrannno a poco a poco cancellate.

Frizzante, colorato, divertente, Ballo Ballo sin dalle prime scene si presenta capace di catturare il pubblico grazie anche ai brani più famosi di Raffaella Carrà, e non ha nulla da invidiare ad altri film musicali del genere.

Seppur la trama possa apparire banale e prevedibile, i colori sgargianti e l’atmosfera allegra rendono spensierata e godibile la sua visione. Non mancano i momenti divertenti e quelli che fanno riflettere come le molestie sul lavoro, e l’invito ad andare oltre la visione bigotta della censura. Ciò che colpisce di Ballo Ballo é l’attento utilizzo delle canzoni di Raffella Carrà, brani intorno alle quali si sviluppa narrativamente la trama: da Adios Amigo intonata a bordo del vlo che riporta Maria a Madrid, all’iconica Tanti auguri (com’è bello far l’amore) protagonista di una scena romantica “interrotta” da balletti. Ottima e ben curata la scenografia che trasporta lo spettatore all’interno dei coloratissimi anni ’70.

Buona ma non eccelsa la recitazione dei protagonisti di Ballo Ballo: spicca l’attore italiano Giuseppe Maggio, il cui ruolo lo confina a mero servizio dell’interprete principale Ingrid García-Jonsson, un’occasione mancata perché l’attore italiano ha dimostrato di saperci fare. Al contrario Fernando Guallar buca lo schermo. Tra le occasioni mancate citiamo il doppiaggio italiano, purtroppo nella versione nostrana notiamo delle mancate sincronizzazioni nei momenti musicali, probabilmente sarebbe stata più corretta lasciare l’esecuzione dei brani nella loro versione originale spagnola.

Non perdetevi il finale di Ballo Ballo che, tra un omaggio palese a Vacanze Romane, regala una gradita e autorevole sorpresa.

VERDETTO FINALE:

Ballo Ballo (Explota Explota) é una commedia musicale semplice, divertente e giocosa, senza molte pretese, adatta forse più ad un adattamento teatrale che cinematografico ma, ugualmente godibile.

Classificazione: 3 su 5.

Ballo Ballo
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Data di creazione: 2021-01-27 16:50

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3

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