37TFF – Recensione The Platform, l’horror di Galder Gaztelu-Urrutia

the platform horror recensione

Il concorso del Torino Film Festival 2019 ci sta presentando tantissimi bei film, oggi vi parliamo di uno dei più originali, El Hoyo, diretto da Galder Gaztelu-Urrutia e che uscirà probabilmente col titolo The platform. Questa è la nostra recensione.

Una prigione verticale ospita due persone per ogni piano, e ogni piano ha un grosso foro al centro dove, una volta al giorno, tutti i giorni, scende un enorme piattaforma, colma di cibo molto curato, preparato da chef sopraffini. Gli ospiti dei primi livelli mangiano alla grande, a quelli dei livelli più bassi rimangono gli avanzi.

COMMENTO

Naturalmente l’horror di Gaztelu-Urrutia non finisce con questo presupposto, già di per sè molto affascinante, ma nasconde più di una sorpresa. Il regista è al suo primo lungometraggio, dopo un paio di corti, e l’interprete principale è Ivan Massagué, già visto ne Il labirinto del fauno.

Il film è incredibilmente potente, le scene di preparazione del cibo, simili a quello dei reality di cucina, molto delicate, fanno da contraltare a quelle ambientate nella prigione le quali, malgrado l’arredamento essenziale, presentano scene di grande impatto emotivo e spesso di forte violenza.

Avvisiamo, a chi non regge, che vi sono un paio di scene di cannibalismo abbastanza forti. Ma The Platform è anche una metafora di molte cose: di come i primi sbafano senza lasciare nulla a chi verrà dopo, o di come noi umani razionalizziamo le risorse o come, spesso, non lo facciamo. L’opera dimostra anche che, al bisogno, i grandi ideali democratici vengono tagliati fuori per una spietata necessità di sopravvivere, anche a discapito del prossimo.

Girato maledettamente bene, interpretato benissimo, fotografato alla perfezione, The Platform è un’opera notevole che rimarrà nell’immaginario di chi lo vedrà, speriamo in tanti.


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