35TFF – La recensione de Les affamés, l’horror di Robin Aubert

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In questa edizione numero 35 del Torino Film Festival, abbiamo visto per voi il film horror Les affamés. 

Produzione canadese diretta da Robin Aubert e vincitrice di un premio al Montreal Festival of New Cinema, un premio al Nocturna di Madrid e uno al Toronto International Film Festival come miglior film canadese.

Un gruppo di sopravvissuti deve affrontare un’apocalisse zombie nelle campagne del Quebec, tra boschi, prati, e case isolate.

Ebbene sì, torniamo a parlare di zombie. Per chi, come colui che scrive, pensa che il genere sia ormai saturo, il regista canadese Robin Aubert, anche sceneggiatore del film,  confeziona un horror robusto ed efficace che ci dice che si può ancora raccontare qualcosa di nuovo nel genere.

Il film ha una natura onirica, molto bella la fotografia rarefatta e surreale, gli effetti speciali sono efficaci sebbene le scene più truculente siano inquadrate da lontano o fuori inquadratura. Bravissimo e incisivo il protagonista Marc-André Grondin.

La sceneggiatura è buona e alterna momenti altamente drammatici ad altri più leggeri e comici, insomma si ride molto. I nostri cari zombi sono quelli del genere Snyder, corrono e corrono anche parecchio, la loro genesi non viene spiegata e non viene detta la vastità del problema. Non si può non collegare il film a The walking dead che, mi rendo conto, è oramai un metro di misura bello grosso con cui si devono confrontari tutti quelli che oggi parlano di zombie, forse più dei film di Romero.

Les affamès è un onesto horror ben fatto, non stiamo vedendo un capolavoro, ma il film è efficace e ci mostra un aspetto inedito del sovraffollato mondo degli zombie.

Il trailer.



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