[RomaFF11] La recensione di Hell or High Water, di David Mackenzie

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Ci sono diversi film presentati all’interno di rassegne internazionali che non riescono ad arrivare nelle sale italiane a causa della mancanza di una distribuzione, per colmare questa lacuna la Festa del Cinema di Roma ha creato la mini sezione “Tutti ne parlano” e oggi siamo riusciti a vedere “Hell or High Water” del regista David Mackenzie presentato all’ultimo Festival di Cannes.

hell or high waterMackenzie porta in scena una storia cruda e grintosa, riadatta il genere western al contemporaneo, rappresentando l’ultima missione di un anziano ranger texano e la disperazione di un uomo che chiede aiuto a suo fratello malvivente pur di regalare un futuro sereno ai suoi figli.

Toby (Chris Pine) é un padre divorziato con un’esorbitante ipoteca sulla casa materna appena ereditata, chiede aiuto al fratello Tanner (Ben Foster), ex galeotto, nel rapinare delle banche per ottenere abbastanza soldi per poter pagare gli alimenti all’ex moglie e saldare i debiti ipotecari. In un giorno rapinano due banche, ma questo non basta a Tanner che avidamente decide di far un ulteriore colpo, incauto dell’anziano ranger Marcus Hamilton (Jeff Bridges) e del suo collega Alberto Parker (Gil Birmingham) che seguono le loro tracce.

Una caccia all’uomo vecchio stile in cui un anziano ranger resta alle calcagna dei due rapinatori, analizzando ogni loro minima mossa e cercando di anticipare il loro prossimo colpo. La pensione é ormai vicina, ma il suo fiuto funziona eccezionalmente anche se ha si trova difronte a due uomini molto scaltri, che scelgono accuratamente quali banche derubare, e quanto.

hell-or-high-water2Taylor Sheridan scrive una sceneggiatura ben misurata, curando ogni minuzioso aspetto emotivo che spinge il personaggio di Chris Pine a questo gesto “estremo”. Un ritratto della società odierna affossata dai debiti, così come i suoi protagonisti provenienti da una famiglia che per generazioni si é trasmessa la “malattia della povertà” e che é giunto il momento di estinguere. Jeff Bridges interpreta un uomo stanco, ormai prossimo a trascorrere le sue giornate sotto il portico della sua casa, ma allo stesso tempo dimostra di essere un uomo dal forte temperamento, una guida eccezionale per il suo compagno di lavoro.

La fotografia eccezionale di Giles Nuttgens e le musiche di Nick Cave e Warren Ellis confezionano a Daviv Mackenzie un film ricco con ogni tassello tecnico inserito nel modo più giusto.

Il nostro parere: 7+

Un road movie in salsa western modernizzato ben confezionato, da vedere per le eccellenti interpretazioni di Chris Pine e Jeff Bridges.


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