[RomaFF11] La recensione di 2night, di Ivan Silvestrini: l’intima scelta di trascorre una notte insieme

recensione 2night

2nightPuò succedere di tutto in una notte, soprattutto se in discoteca una bellissima e sfrontata ragazza (Matilde Gioli) ti si avvicina, e propone a lui (Matteo Martari) di farsi accompagnare a casa. Tra fiumi di parole -di lei- e un continuo gioco di sguardi attraverseranno le strade deserte della notte, dove le luci ai alternano ai palazzi che si accavallano come le parole di lei.

Ivan Silvestrini ha presentato in concorso nella sezione Alice nella città il suo secondo lungometraggio “2night”, una storia delicata e fragile come un bocciolo che man mano tenta di fiorire come il sentimento che sta nascendo tra i due protagonisti.

Lei si dimostra sicura di se sin dalla prima scena in cui punta lui al bancone del locale e si accorge che sta totalmente ignorando gli sguardi languidi di una ragazza, probabilmente proprio per questo carattere schivo che lo sceglie. Vede in lui una sfida. La Roma che attraverseranno quella notte é una Roma diversa da quella che si presenta sulle cartoline platinate, non é neanche la periferia di Tor Bella Monaca (Lo chiamavano Jeeg Robot), é bensì quella città sincera con i suoi palazzi rianimati dalla street art di Blu, le cui strade sembrano infinite e tanto più la ricerca del parcheggio sotto casa.

Tutto quel percorso tortuoso rappresenta il loro inarrestabile avvicinamento e li aiuterà a conoscersi meglio, ad esternare i loro pensieri, le loro paure e desideri con totale sincerità.

In realtà l’opera di Silvestrini é un remake dell’opera omonima israeliana di Roi Werner, che smembra e trasporta in una città quasi anonima e universale dove racconta l’avventura intima in una notte, dando visione alle parole non dette tra due iniziali sconosciuti tra cui si crea immediatamente una forte connessione.

Il pubblico diventa un invisibile spettatore dell’intimità e della connessione che sta pian piano nascendo tra i due ragazzi, dove la disarmante bellezza di lei ammutolisce lui che per riprendere possesso del suo ruolo da conquistatore la coinvolge in una gara di “beep”.

 

Il nostro parere: 6+

Finalmente possiamo smentire che il cinema italiano non sa fare bene solo le commedie, ma sa anche elaborare perfettamente storie romantiche – non eccessivamente smielate – e lo fa mettendo in piedi una squadra tecnica perfetta, dove un giovane regista dimostra di essere un ottimo maestro concertatore del reparto luci e scenografia che rendono magica ed unica una città strausata sul grande schermo. Matilde Gioli buca lo schermo non solo fisicamente ma mettendo a nudo l’emotività del suo personaggio e oscurando, suo malgrado l’introspettiva interpretazione di Matteo Martani.

 

“2night” di Ivan Silvestrini uscirà nelle sale italiane il 14 febbraio 2017, distribuito da Bolero Film.


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