[Recensione] Il GGG – Il Grande Gigante Gentile, il fantasy di Steven Spielberg

GGG

Steven Spielberg torna a farci sognare raccontarci la solitudine e portandoci in un mondo fantastico ed irraggiungibile abitato da smisurati giganti, con Il GGG- Il Grande Gigante Gentile, ci inonda di quella magia che lo ha reso grande nel cuore del giovane pubblico.

La storia del Grande Gigante Gentile era già famosa nel mondo attraverso le pagine scritte dallo scrittore brittannico Roald Dahl, le cui opere avevano già incrociato le strade del regista americano quando nel 1984 il regista decise di produrre “Gremlins” di Joe Dante adattamento dell’omonimo libro di Dahl. A confezionare la sceneggiatura é stata chiamata Melissa Mathison, la genitrice di “E.T.-L’extraterrestre”.

Ggg recensioneSembra che sia la squadra giusta per confezionare un capolavoro per un pubblico eterogeneo, un classico prodotto adatto per tutta la famiglia, così come fu per “E.T.- L’extraterrestre” e “Hook- Capitan Uncino”.

Sin dall’inizio facciamo la conoscenza della piccola Sophie (Ruby Barnhill), una vispa bambina che vive all’interno di un orfanotrofio, una bambina speciale che ogni notte complice il mancato sonno, si assicura che tutte le porte siano saldamente chiuse così da non dar possibilità di accesso alle streghe e alle ombre che si mostrano al buio. Qualcosa da fuori la finestra attira la sua attenzione, un’ombra dalla strana forma: un gigante.

Il gigante (Mark Rylance), accortosi di esser stato scoperto dagli occhi della bambina, la porta con se nella terra dei giganti. Dopo un’iniziale diffidenza la bambina e il gigante impareranno a conoscersi e a farsi spazio tra la vasta solitudine che li ha accompagnati finora, il GGG porterà con se la piccola a caccia di sogni che libera ogni notte per allietare il sonno dei bambini.

Ggg criticaIl Grande Gigante Gentile é diverso dagli altri giganti assassini e cannibali come Inghiotticicciaviva, San Guinario e Strizzateste, lui non mangia gli esseri umani, si nutre di cetrionzoli anche se li detesta, e non può proteggere a lungo nascondendo la piccola Sophie, anche perchè viene a sua deriso per la sua diversità. Gli spaventosi giganti sono un pericolo per la popolazione umana, Sophie e GGG devono escogitare per frenare la furia animalesca dei giganti e chiedono l’aiuto della Regina d’Inghilterra (Penelope Wilton).

“Il GGG” é una favola sull’amicizia spontanea che nasce tra due individui in apparenza diversi ed incompatibili ma accumunati da quel bisogno di affetto di cui sono sempre stati privati. Spielberg dimostra di avere tutto sotto controllo, di aver materiale su cui tessere la propria tela di fantasia dove ogni tassello si incastra come un puzzle perfetto.

Viviamo la loro amicizia ma soprattutto l’avventura vissuta da una spavalda bambina che comprese le buone intenzioni del suo nuovo amico si rimbocca le maniche per aiutarlo a dimostrare quanto sia sempre stato leale nella sua esistenza.

Il nostro parere: 8

Spielberg e Roald Dahl sono due affubalotori appartenenti a due facce di una stessa medaglia, la forza della storia del Grande Gigante Gentile viene resa sul grande schermo con una sconfinata naturalezza classicheggiante senza aver bisogno di eccessivi effetti speciali. Palesi sono i richiami ad altre opere del regista americano e che rendono la visione quasi rassicurante e magica.

“Il GGG- Il Grande Gigante Gentile” di Steven Spielberg uscirà nelle sale italiane a partire dal 30 dicembre 2016, distribuito da Medusa Film in collaborazione con Leone Film Group.


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